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Il Circolo Culturale L’Agorà” organizza la seconda giornata di studi sui Moti del ‘70

Dal prossimo venerdì 8 luglio sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la nuova conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, sul tema dei Moti del 1970. “La Rivolta di Reggio Calabria negli atti parlamentari” è il titolo della seconda conversazione del ciclo di incontri che si svolgeranno per tutto il mese di luglio a riguardo i moti di Reggio del 1970. L’acronimo dei moti di Reggio (anche fatti di Reggio o rivolta di Reggio Calabria) indica una protesta popolare avvenuta a Reggio Calabria dal luglio del 1970 al febbraio del 1971, in seguito alla decisione di collocare il capoluogo di regione a Catanzaro nel quadro dell’istituzione degli enti regionali.

Il Circolo Culturale “L’Agorà” non è nuovo a queste iniziative, organizzando a far data dal 2000 diversi momenti di riflessione su tale periodo storico che rappresenta la ribellione urbana più lunga che la storia della nostra repubblica ricordi, con migliaia di feriti, arresti, diverse vittime sia tra i civili che tra le forze dell’ordine. Tutto ebbe inizio il 5 luglio quando l’allora sindaco, Piero Battaglia (Dc), con il suo “Rapporto alla città”, informò i reggini dell’accordo politico-istituzionale fatto a Roma, sull’asse Catanzaro-Cosenza, ai danni di Reggio Calabria. Al centro della questione la decisione, appoggiata da Roma, di scegliere Catanzaro come sede del capoluogo della Calabria, una decisione caldeggiata e favorita in particolare dai politici cosentini Riccardo Misasi e Giacomo Mancini, all’epoca influenti l’uno nella Dc, l’altro nel Psi, e ritenuti i veri responsabili di questo “furto del capoluogo”. I fatti di Reggio furono un evento importantissimo legati al periodo storico italiano e non solo, la più grande rivolta spontanea e popolare d’Europa dopo la seconda guerra mondiale.

I moti di Reggio Calabria sono stati oggetto di duro confronto nelle aule istituzionali, comprese quelle di Palazzo Montecitorio. Ritornando al tema organizzato dal sodalizio culturale reggino, parteciperà in qualità di relatore l’onorevole Fortunato Aloi che nel corso del suo intervento analizzerà diversi aspetti che furono oggetto di duri confronti dialettici nel corso di diverse sedute svoltosi presso il Parlamento della Repubblica italiana. La rivolta di Reggio rappresenta la ribellione urbana più lunga che la storia della nostra repubblica ricordi, con migliaia di feriti, arresti, diverse vittime sia tra i civili che tra le forze dell’ordine. Diversi sono gli accadimenti che si verificarono nella Città dello Stretto e che ancora su molti dei quali cala una fitta serie di interrogativi ancora irrisolti. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 8 luglio.

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