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Crotone, Giovinazzo nuovo comandante provinciale: “Al servizio della città contro condizionamenti mafiosi”

l tenente colonnello Raffaele Giovinazzo è il nuovo comandante provinciale dei carabinieri di Crotone. “Il mio arrivo a Crotone per le modalità con le quali è avvenuto – ha detto incontrando i giornalisti – non mi permette di gioire più di tanto per il mio primo comando provinciale, spero di poterlo farlo al termine per i successi dei carabinieri e per la ripresa socio culturale di questa terra”. Giovinazzo, infatti, subentra al tenente colonnello Gabriele Mambor deceduto per un incidente durante una immersione in mare.

“Gabriele – ha rivelato Giovinazzo – è stato un mio compagno di corso. Era la mascotte del nostro corso perché era il più giovane, ma aveva un fermo ideale ed un credo inattaccabile nei valori della difesa dello Stato. Facendo un paragone calcistico lui era un fuoriclasse che un mediano come me non potrà che emulare. Io assumo il comando a Crotone e lavorerò nel segno della continuità. Svolgerò, appunto, un lavoro da mediano”. Giovinazzo, di 55 anni, di origini calabresi, sposato, dopo aver frequentato la Scuola Ufficiali di Roma, ha svolto servizio in Sicilia, Calabria e Campania. Ha ricoperto l’incarico di comandante del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Corleone (Palermo), del Nucleo investigativo e del Reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza, di Ufficiale addetto al Raggruppamento Anticrimine di Palermo, di Comandante del Nucleo tutela patrimonio culturale della Calabria, prestando, inoltre, servizio quale componente della struttura di supporto del direttore generale del “Grande Progetto Pompei” e, da ultimo, come comandante del Reparto territoriale di Corigliano Rossano.

L’ufficiale conosce bene la realtà di Crotone anche per via delle tante operazioni contro i predatori dei beni archeologici condotte quando ha comandato il Nucleo di Tutela del patrimonio: “È mia intenzione essere al servizio di questa città che ha una storia importante che va difesa e valorizzata. Un servizio di presenza non solo per i compiti di legge ma come figura istituzionale di riferimento per i cittadini. Quella del comando provinciale è una squadra di uomini che cercherà di difendere i valori della libertà fino in fondo contro il condizionamento mafioso”.

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