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Festa Catanzaro: è in serie B dopo 17 anni

Con la vittoria fuori casa per 2-0 contro la Gelbison, sul neutro di Salerno, il Catanzaro ottiene con cinque giornate di anticipo la promozione in serie B. L’undici di Vincenzo Vivarini torna così nella serie cadetta dopo 17 anni. Grande entusiasmo per i quasi diecimila tifosi che hanno accompagnato la formazione giallorossa nella trasferta di Salerno e che hanno sostenuto la squadra con cori incessanti per tutta la partita. In città, tappezzata da alcuni giorni di bandiere giallorosse, sono già cominciati i caroselli dei tifosi, che si preparano anche a festeggiare la squadra stasera al suo rientro da Salerno.

“Il Catanzaro, con la promozione in serie B ottenuta oggi con cinque giornate di anticipo, ha compiuto un’impresa straordinaria”. Lo dice all’ANSA Massimo Palanca, vecchia gloria del Catanzaro, in cui ha militato per 11 stagioni consentendo alla squadra di ottenere importanti successi soprattutto nel periodo in cui ha giocato in serie A. Fu Palanca, in particolare, l’artefice della storica vittoria per 3-1 del Catanzaro, nel campionato ’78-’79, in casa della Roma, realizzando tutti e tre i gol della squadra, uno dei quali grazie alla sua specialità: la palla in rete, con un sinistro beffardo e imprendibile, direttamente da calcio d’angolo (nel corso della sua carriera ne ha realizzati 13 in questo modo). “La promozione in B – aggiunge Palanca – rappresenta un risultato ottenuto con pieno merito, grazie ad un gioco di grande qualità e ad un ruolino di marcia semplicemente impressionante: una sola sconfitta in tutto il campionato, 87 gol fatti e 13 subiti”. Palanca afferma di conservare un “ricordo straordinario” della sua esperienza di giocatore a Catanzaro. “É stata una tappa fondamentale – afferma l’ex attaccante giallorosso – per la mia carriera e per la mia stessa vita. Ho ancora tanti amici a Catanzaro, alcuni dei quali sono miei ex compagni di squadra che sono rimasti nel capoluogo calabrese e con i quali mi sento spesso. Persone alle quali mi lega un ricordo indelebile”.

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