La Polizia tedesca ha arrestato a Bamberg, in Germania, Antonio Avenoso, di 32 anni, figlio di Vito, di 64 anni, boscaiolo, già arrestato il 26 marzo 2022 a Verzino per l’omicidio, avvenuto lo stesso giorno, del genero e il ferimento del nipote. L’uomo è accusato degli stessi reati in concorso col padre.
L’arresto è stato fatto, con il coordinamento dell’Unità Fast Italia del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, in esecuzione di un mandato d’arresto europeo a conclusione delle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Cirò Marina.
Subito dopo l’omicidio di Luigi Greco, di 44 anni, anch’egli boscaiolo, ed il ferimento alla testa del figlio della vittima, Francesco, di 18 anni, a colpi di fucile al culmine di una lite, i carabinieri hanno sottoposto Antonio Avenoso all’accertamento Stub per rilevare la presenza di eventuali polveri da sparo. L’esame, effettuato dal Ris di Messina sui campioni prelevati dallo stesso e dai suoi vestiti, trovati poco dopo l’omicidio nella cesta dei panni sporchi pronti per essere lavati, hanno rivelato la positività alla polvere da sparo. In tal modo, secondo gli investigatori, è stata sconfessata la sua versione fornita ai carabinieri secondo la quale non aveva in alcun modo pianificato o condotto, in concorso con il padre, il delitto.
La misura restrittiva recepisce, pertanto, gli esiti delle indagini dei carabinieri che non si sono limitati, nella circostanza, a considerare attendibile il racconto fatto da Vito Avenoso – che ha confessato di avere sparato al genero ed al nipote – ma hanno suffragato le incongruenze del suo racconto. Antonio Avenoso è stato portato in un carcere tedesco in attesa dell’espletamento delle operazioni di rientro in Italia, per essere messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria crotonese che coordina le indagini.