Anas (Società del Gruppo FS Italiane) parteciperà domani venerdì 4 novembre all’esercitazione di Protezione Civile Nazionale Rischio Sismico “EXE SISMA DELLO STRETTO 2022”.
L’esercitazione ha come obiettivo principale la verifica della risposta operativa del Servizio nazionale della protezione civile ad un evento sismico simulato, in un’area caratterizzata da una elevata pericolosità sismica.
Le regioni coinvolte sono la Calabria e la Sicilia con uno scenario che riporta i maggiori danni in alcuni comuni della provincia di Reggio Calabria ma con effetti importanti anche nella provincia di Messina. Si tratta di un’esercitazione che vede il suo svolgimento nel corso di tre giornate, dal 4 al 6 novembre 2022, sia a scala reale (FSX) con l’impiego di risorse a livello nazionale e locale, sia per posti di comando (CPX) con la comunicazione tra i centri operativi attivati ai diversi livelli territoriali.
Trattandosi di un’esercitazione sul rischio simico si fa riferimento all’attuazione di quanto previsto dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2014 recante “Programma Nazionale di Soccorso per il Rischio Sismico” (PNSRS) con l’obiettivo generale di verificare il modello d’intervento nazionale e vuole essere altresì l’occasione per verificare, in generale, lo stato di attuazione valutando la possibilità di procedere ad un suo aggiornamento, in considerazione delle innovazioni introdotte dalle recenti disposizioni legislative in materia di protezione civile.
Lo scenario prevede una simulazione delle attività di verifica speditiva a breve termine per la fruibilità della A2 ‘Autostrada del Mediterraneo e della strada statale 18 ‘Tirrena Inferiore da parte dei soccorsi e verifiche di dettaglio sul Viadotto ‘Sfalassà’ e di alcuni versanti in prossimità dello svincolo di Scilla in provincia di Reggio Calabria.
L’esercitazione ha come obiettivo di testare le procedure di Anas in emergenza, quantificando le tempistiche necessarie all’attivazione ed esecuzione della chiusura delle tratte stradali interessate fino ad espletamento delle verifiche, deviazioni e gestione traffico su percorsi alternativi, verificare le tecniche di intervento con l’ausilio di diverse tecnologie (droni, by bridge ecc), ipotizzare soluzioni alternative per implementare le procedure in essere (es. coinvolgimento di altre Strutture Territoriali Anas, l’implementazione sensoristica ecc), testare le procedure di scambio di informazioni in tempo reale con i centri di coordinamento, testare i tempi di allestimento mezzi ed attrezzature per raggiungere l’area di crisi ( mezzi d’opera) per l’esecuzione delle verifiche con la Sala Operativa per la gestione delle comunicazioni.