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Fibromialgia, Straface: “Bene legge regionale, continuiamo a promuovere sanità più inclusiva”

“Continuare a rafforzare l’assistenza sanitaria per patologie ad alto impatto sociale e promuovere, attraverso l’istituzione di centri specializzati, una gestione più efficace della fibromialgia, una sindrome caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso e affaticamento, che colpisce circa 2 milioni di persone in Italia, prevalentemente donne di età compresa tra i 25 e i 55 anni. Per il Governo regionale guidato da Roberto Occhiuto impegnato a rispondere alle esigenze dei cittadini, promuovendo una sanità più inclusiva e attenta alle malattie croniche e autoimmuni, l’attenzione per i numerosi pazienti calabresi affetti da questa malattia era e resta altissima”.

Lo dichiara la presidente della terza commissione sanità del Consiglio regionale Pasqualina Straface, prima firmataria della legge.

“L’impegno – continua Straface – continua nella direzione dell’istituzione di ambulatori dedicati allo screening, al trattamento e alla gestione della patologia. La legge regionale della Calabria n.8/2024, intitolata Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale della fibromialgia e della elettrosensibilità e istituzione dei relativi registri regionali, è stata approvata con l’obiettivo di dare risposta a patologie di rilevanza sociale come la fibromialgia e l’elettrosensibilità. Tale normativa ha previsto interventi specifici per la diagnosi, il trattamento e la gestione di queste patologie, attraverso l’istituzione di ambulatori dedicati e registri regionali per la raccolta dei dati. La sentenza della Corte Costituzionale, che ha riconosciuto la piena legittimità delle disposizioni della Regione Calabria, conferma la legge come modello virtuoso di utilizzo delle risorse statali per rispondere alle esigenze di salute dei cittadini, nel rispetto dei vincoli economico-finanziari.

 

Il Governo aveva impugnato alcuni degli articoli della legge davanti alla Corte Costituzionale, sostenendo che essi violassero il divieto di spese non obbligatorie imposto dal Piano di rientro sanitario cui è sottoposta la Regione Calabria. Con la sentenza n. 201 del 2024, la Corte Costituzionale ha riconosciuto la legittimità di alcuni degli articoli impugnati, validando innanzitutto la creazione degli ambulatori diagnostici per la fibromialgia”.

 

“Le previsioni contenute negli articoli non sono incostituzionali, in sintesi, perché le prestazioni previste non comportano spese ulteriori a carico del bilancio regionale, ma vengono realizzate attraverso le risorse di un fondo statale istituito nel 2021, finalizzato proprio allo studio, diagnosi e cura della fibromialgia. L’altra motivazione è che non vi è violazione del Piano di rientro. La legge regionale rispetta i vincoli imposti dal Piano di rientro sanitario, in quanto non introduce spese non obbligatorie aggiuntive”.

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