“Non esistono i coraggiosi, solo persone che accettano di andare a braccetto con la loro paura” - Luis Sepúlveda
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Il Consigliere metropolitano Filippo Quartuccio, delegato alle Pari opportunità “sosteniamo il progetto “C’è Angela?” per le vittime di violenza spesso fascia più debole della nostra società”.

“Nell’ambito delle proprie linee di indirizzo e di orientamento, del sindaco Giuseppe Falcomatà, riteniamo che l’attività di promozione culturale, sia tra i principali obiettivi di programma dell’Ente, tra questa rientra anche la presa di coscienza civile, attraverso l’educazione alla legalità, alla solidarietà, al sostegno delle vittime oggetto di violenza, in questo caso le donne, spesso la fascia più debole della nostra società”. Così il consigliere metropolitano delegato alle Pari Opportunità, Filippo Quartuccio, sul progetto contro la violenza di genere ‘C’è Angela?’, realizzato dalla Città metropolitana d’intesa con la fondazione ‘Antonino Scopelliti’, Questura e Confcommercio.

“L’accordo – aggiunge Quartuccio – prevede una collaborazione attiva per la realizzazione, nell’area metropolitana reggina di un progetto di formazione, per commercianti ed esercenti, contro la violenza sulle donne, che prende spunto da un’esperienza già avviata in Inghilterra a Londra e denominata ‘Ask for Angela’, ed attivata con successo in altre città italiane sempre nell’ambito del sistema di Confcommercio”.

“Ringraziamo la fondazione ‘Antonino Scopelliti’ e la sua presidente Rosanna Scopelliti – ha concluso Quartuccio – come anche la Confcommercio e la Polizia di Stato, sempre baluardo a sostegno delle fasce più deboli”. L’iniziativa, più in generale, è volta a prevenire episodi di violenza in ogni sua forma, molestie e abusi con gli operatori commerciali che, adeguatamente formati, diventeranno protagonisti attivi di un’opera di sensibilizzazione e contrasto alla violenza, interrompendo, col loro intervento, una situazione di possibile pericolo o disagio. Gli esercenti aderenti saranno formati dalla Polizia di Stato e i locali contrassegnati da un logo all’ingresso, per comunicare l’appartenenza alla rete ‘C’è Angela?’, e per aiutare chiunque si trovi in una situazione di pericolo.

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