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A Catanzaro il convegno “Il controllo dell’informazione” organizzato da “Se questo è l’uomo”

Oggi non si può più dire nulla? Che accezione ha oggi l’espressione “politicamente corretto? E il ruolo dei fact checkers? A questi e altri interrogativi risponderà lo scrittore Diego Fusaro e diversi rappresentati del mondo della comunicazione tra cui i giornalisti Francesco Borgonovo e Martina Pastorelli e il portavoce di “ProVita e Famiglia”, Jacopo Coghe

Quella che fino a qualche anno fa poteva essere definita semplicemente una preoccupazione, oggi sta assumendo sempre di più i contorni marcati di un fenomeno da arginare. Complice l’ascesa dei media digitali e dei social network, lo scenario legato alla diffusione delle notizie e al loro impatto sull’opinione pubblica è notevolmente mutato. Nell’ultimo decennio si assiste, senza tema di smentita, alla proliferazione di episodi da cui scaturiscono interferenze di potere e tecniche di manipolazione che avvelenano la libertà di pensiero e di informazione.
Sarà questo il punto di partenza per sviluppare un’articolata riflessione sul tema del controllo dell’informazione durante il secondo appuntamento di quest’anno di “Se Questo è l’Uomo”, progetto di respiro nazionale nato dalla sinergia tra Cinabro Edizioni, ProVita e Famiglia e dalla rivista Fuoco.
Il convegno è in programma domenica 13 ottobre alle ore 17.30 nella sala “Casa delle culture” (Palazzo della Provincia), a Catanzaro.
Un dibattito a più voci che vedrà alternarsi alcuni tra i principali esponenti del pensiero non conformista italiano: i giornalisti Francesco Borgonovo e Martina PastorelliJacopo Coghe portavoce di “ProVita e Famiglia” e lo scrittore e filosofo Diego Fusaro. A tenere le fila dell’incontro sarà la moderatrice Miriam Gualandri.
I relatori saranno stimolati ad argomentare su molteplici temi: dalla bulimia di contenuti in una società iperconnessa, passando allo spazio che l’intelligenza artificiale si sta ritagliando prepotentemente accanto ai professionisti della comunicazione, fino ad arrivare al ruolo dei fact checkers.
Un approfondimento sarà dedicato al concetto di “politicamente corretto”, espressione che oggi suscita reazioni contrastanti e che si è allontanata dalla sua originaria natura tanto da diventare un’arma nelle mani delle lobby o delle strutture che a cadenza regolare finiscono per dominare il pensiero comune.
La finalità dell’incontro è fornire spunti di riflessione su un argomento complesso che non può essere affrontato da un unico punto di vista ma che richiede un’adeguata preparazione per scomporre tutti gli elementi che compongono un sistema informativo in affanno per trovare un equilibrio tra autoritarismo digitale, censura e rivendicazione della libertà di informare ed essere informati.

Questo incontro rientra nel più vasto tavolo di confronto di “Se questo è l’uomo” e si pone in continuità con il ciclo di incontri dal carattere trasversale che negli ultimi anni hanno fatto tappa in diversi centri cittadini della Penisola.

Se questo è l’uomo, dunque, continua a consolidarsi quale più ampio sodalizio di donne e uomini – associazioni, giornalisti, attivisti, scrittori e semplici persone impegnate nella società civile – che dialogano ed operano quotidianamente, ognuno nella propria realtà di riferimento, per la diffusione di una visione del mondo che abbia nuovamente al centro la Vita (con la ‘V’ maiuscola). Con la consapevolezza che l’accelerazione sempre maggiore della deriva antropologica, nell’attuale società liquida, impone dei momenti di riflessione e delle risposte sempre più efficaci e trasversali.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE. L’iscrizione al convegno è gratuita e può essere effettuata sul sito di Eventbrite seguendo la procedura descritta a questo
LINK https://tinyurl.com/4y2p6m3b

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