“Quando pensiamo alla città di Cosenza viene in mente un territorio marginalizzato all’interno del sistema dei trasporti pubblici e privati, regionali e nazionali.
Il decadimento è stato progressivo e totale ed ha riguardato sia la stazione ferroviaria di Vaglio Lise che ha ormai da tempo abdicato ad una funzione baricentrica e di primo piano all’interno del sistema sia altri snodi cruciali come l’autostazione degli autobus di Cosenza sempre più vittima di incuria e degrado.
I mancati interventi di potenziamento, l’assenza di investimenti, l’indifferenza della politica nei confronti del settore e soprattutto l’incapacità dimostrata negli anni nel far fronte con strategie mirate ed efficaci alla perdita di centralità della città capoluogo, hanno prodotto un isolamento pressoché totale che si evince dalla assenza di collegamenti con le principali città italiane a meno di non voler considerare come tappa obbligata il passaggio dalla stazione di Paola”. Così parlano in una nota i coordinatori provinciali “Italia Viva Cosenza” Nunzia Paese, Davide Lauria, e Giuseppina Carricato.
“Le perdite economiche e di mancato sviluppo per tutto l’hinterland cosentino sono drammatiche e pesantissime. E sono rese ancora più gravi dalla indifferenza con cui manager e politici di settore hanno osservato la marginalizzazione in atto del territorio della città di Cosenza senza porsi il problema di mettervi un argine o studiare le migliori soluzioni al servizio dei collegamenti infrastrutturali della città.
Al momento non possiamo neanche più considerare la stazione di Cosenza una cattedrale nel deserto visto il degrado soprattutto sociale di cui è preda: un luogo lontano dal centro, mal collegato, insicuro e inospitale che avrebbe dovuto invece essere valorizzato e potenziato in un’ottica di collegamento al sistema FS nazionale e con le ex Ferrovie Calabro Lucane: Sila e Savuto da una parte e con il Treno Alta Velocità che invece è stato attivato per Sibari ma non passa da Cosenza e si ferma a Torano.
Una ulteriore beffa per tutta l’area urbana e le fasce presilana e del Savuto. E se ciò ancora non bastasse, tutti i treni Cosenza e Rende con le relazioni nazionali in partenza/arrivo a Paola sono inefficienti e con orari spesso random che non consentono comode coincidenze con i treni provenienti dal resto del Paese e con quelli ad Alta velocità. A volte pochi minuti di ritardo che bastano a sottomettere pendolari e semplici cittadini ad una inutile sudditanza nei confronti dell’approssimazione e della sciatteria”.
“Difronte a questo sfacelo sarebbe anche superfluo porre la questione del turismo – prosegue la nota – dal momento che non può esserci alcuna ricettività turistica degna di questo nome e delle potenzialità della Calabria senza servizi di mobilità, treni efficienti e puntuali, interfacce con sistemi di mobilità urbana, parcheggi di scambio, metropolitane di superficie e tutto ciò che rende un sistema di trasporto davvero efficace, fruibile e moderno.
Non è neanche il caso di parlare delle attrattività di cui il nostro territorio è ricco in abbondanza – dai percorsi naturalistici a quelli storici, dalla cultura all’arte, dalla gastronomia al turismo religioso – se prima la classe politica uscita vittoriosa dalle urne non decide di farsi veramente carico del problema attraverso l’istituzione di un tavolo permanente di lavoro orientato ad un radicale intervento sul sistema dei trasporti di tutta l’area della provincia cosentina.
Noi ci siamo e rinnoviamo la nostra disponibilità a partecipare ai lavori mettendo in campo le competenze e le energie di cui disponiamo per ridare a questo territorio la centralità e la posizione che merita all’interno non solo della Regione ma dell’intero Meridione d’Italia”.