Certe onde sonore non si disperdono mai. Attraversano il tempo, si
insinuano nei solchi di un vinile, si accendono nei riverberi di una
chitarra, nelle voci che sussurrano tra il rumore cosmico. The Pink
Shell, il nuovo film di Michele Tarzia, è una porta che si apre su questo
flusso sonoro, un’esperienza che connette la fine degli anni Sessanta al
presente, un viaggio psichedelico che vibra tra passato e futuro.
La prima si terrà il 21 marzo 2025 presso il Cine Teatro
Metropolitano DLF di Reggio Calabria, in un evento che promette
di immergere lo spettatore in un universo visivo e sonoro unico.
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Al centro del film, due album separati da cinquant’anni: Think Pink –
From the Shell. Due autori, Twink ed Emilio Sorridente, immersi per
giorni in un flusso creativo senza tempo, lasciandosi attraversare dalle
frequenze di una storia musicale che continua a espandersi. Sullo
sfondo, come echi incantatori, le visioni di Syd Barrett, Pink Floyd, The
Stars, Pink Fairies.
Tra immagini liquide e suoni che si deformano nell’aria, The Pink Shell
è un trip audiovisivo, un’esplorazione della cultura psichedelica
contemporanea, un esperimento che fonde linguaggi, memoria e
percezione.
CREDITS
Titolo: The Pink Shell
Regia: Michele Tarzia
Anno: 2025
Paese: Italia
Durata: 60’
Con: Twink, Emilio Sorridente, Michelangelo Nasso, Enzo De Masi
Produzione: Michele Tarzia, Emilio Sorridente
Musiche: Twink, Emilio Sorridente
Montaggio: Michele Tarzia
Voce narrante: Mario Berretta, Michele Tarzia
Animazione: Mimmo Doc Mùrdaka
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BIOGRAFIE
EMILIO SORRIDENTE
Emilio Sorridente affonda le proprie radici artistiche nel rock
psichedelico e nel blues. Il viaggio musicale del chitarrista e cantante si
snoda attraverso un cantautorato sperimentale (Anomalia di sistema,
Reality Show) passando attraverso divagazioni rock-reading (7 Sins) e
un passato di collaborazioni e apparizioni dal vivo con diverse
personalità del blues (Franco Vinci, Roberto Ciotti, Will Tang &
Patrick Murdoch) e del rock (Sasha Torrisi – Timoria, Black Seeds,
Encelado, John ‘Twink’ Alder, Gary Lucas, Martin ‘Youth’
Glover).
L’ultimo album, ‘From the Shell’, è uscito in vinile per RNC Music/
Self e ha vinto il Best Vinyl Award 2016 per la miglior copertina in
vinile in Italia, opera di Carmelo Marturano e Doc Murdàka. Quasi
interamente strumentale, l’album si chiude con ‘Love will find you’,
canzone scritta a quattro mani con Michael Orzek e masterizzata da
Andy Jackson, sound engineer dei Pink Floyd. Nel 2020, assieme a
Youth, fonda i Dream Symposium e successivamente i due
pubblicano l’album ‘Green Electric Muse’ per l’etichetta londinese
Youth Sound Records. Il disco, pubblicato in edizione limitata su
vinile verde nel luglio 2024, ha ottenuto unanimi consensi dalla critica,
inclusa la storica rivista londinese International Times.
JOHN ‘TWINK’ ALDER
John Charles Alder, noto come Twink, nasce il 29 novembre 1944
ed è una figura di spicco della scena psichedelica britannica tra la fine
degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta.
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Il suo debutto avviene nel 1963 come membro della band rhythm and
blues di Colchester Dane Stephens and the Deep Beats. L’anno
successivo il gruppo firma un contratto con la Decca Records e cambia
nome in The Fairies. Durante la loro attività pubblicano solo tre
singoli. Secondo alcune voci, i membri della band ricevono regali e
John Alder, avendo lunghi riccioli, riceve regolarmente bottiglie di
lozione per permanente della marca Twink. È in questo periodo che
adotta Twink come nome d’arte. La band si scioglie nel 1965.
Lo stesso anno, dopo lo scioglimento dei Fairies, Twink si trasferisce
a Londra e si unisce al gruppo soul The In-Crowd, che in seguito
cambia nome in Tomorrow. Quest’ultima band diventa una delle
principali della scena psichedelica britannica, accanto ai Pink Floyd e
ai Soft Machine.
Tuttavia, riesce a pubblicare un solo album nel 1968 prima di
sciogliersi. Successivamente, Twink entra a far parte dei Pretty
Things, con cui incide un album prima di lasciare la band nel 1969. A
metà dello stesso anno inizia a lavorare al suo album solista Think
Pink, con la collaborazione di amici come Paul Randolph dei
Deviants, Steve Peregrine Took dei Tyrannosaurus Rex, John
Wood dei Tomorrow, Wally Allen e John Povey dei Pretty Things.
La registrazione è supervisionata da Mick Farren dei Deviants e
l’album esce nel 1970.
Durante le sessioni di registrazione del suo album solista, Twink,
Peregrine e Farren danno vita ai Pink Fairies, ma la formazione
originale ha vita breve: dopo un litigio, Mick Farren lascia il gruppo.
Twink riorganizza la band con una nuova formazione e pubblica un
album prima di abbandonarla nel 1971. Tuttavia, torna nel 1975,
registra un EP nel 1977 e partecipa a una reunion nel 1987.
Dopo aver lasciato i Pink Fairies nel 1971-72, Twink si trasferisce a
Cambridge, dove forma la band Stars insieme a Syd Barrett e Jack
Monk. Il progetto è di breve durata: durante il loro primo concerto,
Barrett lascia il palco e non torna mai più.
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Twink entra poi a far parte dei Rings, band in cui diventa cantante
dopo un incidente d’auto che gli impedisce di suonare la batteria. Con
loro pubblica un album nel 1977. Negli anni Ottanta, durante il tour di
reunion dei Pink Fairies, Twink collabora con i Plasticland e registra
un album che esce nel 1989. Nel 1990 pubblica il suo secondo album
solista, Mr. Rainbow.
MICHELE TARZIA
Michele Tarzia è nato a Vibo Valentia nel 1985. Si occupa di cinema e
parole.
Filmmaker attivo sin dal 2010, i suoi film sono stati presentati in molti
festival di cinema, tra cui il Torino Film Festival e il Festival del
Cinema Africano, d’Asia e America Latina, oltre ad aver esposto in
vari musei e spazi autogestiti. Il suo cinema è prettamente legato alla
ibridazione dei linguaggi, con uno sguardo al sociale e all’arte. Nel
corso degli anni ha realizzato una serie di film che lo hanno portato a
sperimentare attraverso le immagini in movimento uno stile ben
definito.
E docente di laboratori e seminari sul cinema. Vive e svolge il suo
lavoro da filmmaker in Calabria.
HomeCelluloideCelluloide Reggio CalabriaLa prima di "Pink Shell" al Cine Teatro Metropolitano di Reggio Calabria