“Ho appena appreso che l’Autorità giudiziaria, come più volte sollecitato sia dal sottoscritto e sia da Forza Italia, ha richiesto alla Giunta delle elezioni le schede elettorali bianche e nulle per fare chiarezza su una vicenda grottesca. Si pensi ai casi di conclamata e certificata negligenza accertati in sede di riconteggio delle schede che hanno fatto registrare la sottrazione di centinaia di voti al sottoscritto e di migliaia di voti a tutti i partiti”.
E’ quanto afferma, in una nota, Andrea Gentile, deputato di Forza Italia, dopo che la Giunta per le elezioni della Camera ha votato ieri, in seduta plenaria, a favore della consegna alla Procura della Repubblica di Cosenza delle schede bianche e nulle del collegio uninominale di Cosenza per le elezioni politiche del 2022. Gentile, lo scorso gennaio era stato ‘ripescato’ entrando a Montecitorio, a seguito di un riconteggio dei voti del collegio conteso. La Giunta per le elezioni della Camera aveva infatti accolto il suo ricorso consentendogli di prendere il posto della deputata del M5s Elisa Scutellà a cui in un primo tempo era stato assegnato il seggio. “Sono compiaciuto per questa determinazione – aggiunge il parlamentare – e non posso che esprimere gratitudine all’Autorità Giudiziaria. Io per primo ho infatti sollecitato un focus della magistratura al riguardo e richiesto di segnalare le gravi anomalie imputabili allo scandaloso scrutinio in molti seggi che hanno alterato l’esito del voto. Un dato fortemente anomalo che ha lasciato il sottoscritto fuori dal Parlamento per ben due anni e mezzo: la presenza di un numero abnorme di schede bianche e nulle nel collegio numero 2 di Cosenza”. “Adesso si potrà fare chiarezza – sostiene ancora Gentile – e mettere la parola fine anche a quella campagna mediatica di odio e diffamazione ordita a mio danno. L’Autorità Giudiziaria potrà vagliare quanto già accertato e denunciato alla Giunta delle Elezioni nell’ambito del mio ricorso, passato al vaglio sia del Comitato di Verifica, sia della stessa Giunta e sia, infine, dal Parlamento dove, a larga maggioranza, è stata votata e convalidata la mia elezione”.