Al di là del MoViMento 5 stelle che, per Rende, ripresenta ancora una volta, l’ennesimo elenco di perdenti-elezioni che continuamente, come un disco rotto, vengono proposti come “il nuovo che avanza” , nel disperato tentativo di essere presenti più che altro a se stessi, ma sempre meno alla popolazione di Rende che, già più volte ne ha decretato l’incosistenza politica (per fermarci quì); è nella lista “Generazione ” per Bilotti sindaco che, si raggiunge il top!
Infatti il primo candidato in lista è un transfugo dello scomparso MoViMento 5 stelle di Castrolibero, scomparso appunto nel nulla, proprio per la totale inconsistenza politica voluta dalla “intellighenzia stellata” facente capo a Rende che ancora oggi tenta di arrogarsi un ruolo, per fortuna, sempre più marginale, grazie alla marginalità politica dei suoi esponenti.
Dopo un’apparizione in consiglio comunale a Castrolibero che, a dir di tutti, ha rasentato il grottesco per l’incapacità politica di anche soltanto mantenere una posizione minimamente significativa ora prova, nell’infinita “arte del riciclo” tipicamente calabrese, di presentarsi in altro contesto politico fingendo una nuova e rinvigorita potenzialità politica che, più che altro, danneggerà irrimediabilmente l’intera lista nonchè il candidato alla carica di primo cittadino.
Il grigiore politico calabrese generale che, negli ultimi anni confonde il presentare personaggi anagraficamente giovani pensando che possano esprimere maggior fiducia in un elettorato sempre più distratto dal voto, dimentica che, tali soggetti, hanno già espresso nei fatti una inconsistenza che, la vecchia classe poitica ha impiegato decine di anni, prima di poterla eguagliare in vacuità politica e morale.
Questo esprimere sempre le stesse persone, rinnovate semplicemente per il tramite di un “cambio di casacca” politico, sembra talmente tanto attanagliare l’orizzonte di queste elezioni che, forse, il decano politico di Rende, porterà ad ispirare una certa sicurezza intrinseca nell’elettorato, nella speranza che si possa tornare agli antichi splendori della cittadina.
Tutto questo sarà, evidentemente, se non sbagliato certamente vani e darà, anche questa volta, la prova della reale inesistenza di una classe politica alternativa a quel modo di fare politica che ha portato, nei particolarismi delle sue azioni, a disamorare l’elettorato dalla partecipazione alla politica locale e nazionale, riducendo i votanti a poco più della claque relativa alla maggior minoranza dei cittadini diventati “supporters” più che per convinzione, forse per bisogno.
Prova ne è il sempre minore numero di votanti rispetto agli aventi diritto al voto.
In bocca al lupo a tutti?
No; a tutti proprio no!
Perchè mai, a Rende, si è caduti così in basso per la limitatezza della reale offerta politica.
Ma questo, in effetti, è un problema dell’Italia tutta e non della sola cittadina alle porte di Cosenza.
Il vero impegno civico e politico, deve passare dai fatti sul territorio e per il territorio e non dalle, sempre più presenti, vacue chiacchiere nella speranza di incantare qualche elettore in più, come gli incantatori di serpenti perchè, con la “solita musica”, la cesta dei serpenti si è svuotata!”. Lo afferma per la piazza di Schierarsi di Castrolibero il socio presentatore dell’Associazione Schierarsi, Giovanni Redente.