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Catanzaro, Loprete: “Femminicidio e infanticidio: una tragedia che interpella la coscienza di tutti”

“I recenti episodi di femminicidio e infanticidio che hanno sconvolto il nostro Paese rappresentano ferite profonde nel tessuto della nostra società. Ogni volta che una donna o un bambino perdono la vita in circostanze di violenza domestica, non è solo una tragedia familiare bensì un fallimento collettivo, che riguarda le istituzioni, la comunità, la cultura e la coscienza civile di ciascuno di noi.
Il femminicidio non è mai un gesto isolato. È il punto estremo di un percorso di sopraffazione, di controllo e di annientamento che si consuma spesso nel silenzio delle mura domestiche e nell’indifferenza sociale. Per contrastarlo, non bastano le leggi — pure necessarie — ma serve una vera rivoluzione culturale. Occorre lavorare con continuità sull’educazione al rispetto e sulla parità di genere, a partire dalle scuole, dove si formano le coscienze delle nuove generazioni.
È indispensabile insegnare ai bambini e ai ragazzi che le differenze non giustificano la prevaricazione, che l’amore non è possesso e che la libertà dell’altro è il primo fondamento di ogni relazione sana.
Accanto all’educazione, bisogna rafforzare la rete dei servizi di prevenzione e ascolto. I centri antiviolenza, i consultori, i servizi sociali e sanitari devono essere messi nelle condizioni di operare in sinergia, con risorse adeguate e personale formato, per intercettare in tempo i segnali di pericolo. È fondamentale promuovere percorsi di sostegno psicologico sia per le vittime sia per chi manifesta comportamenti a rischio, perché la violenza spesso nasce da fragilità e squilibri che, se affrontati precocemente, possono non degenerare in tragedia.
L’infanticidio, dal canto suo, impone una riflessione ancora più dolorosa. Dietro questi gesti estremi spesso si nascondono solitudini, disturbi psichici non diagnosticati, mancanza di supporto familiare e istituzionale. È indispensabile che la società tutta, e in particolare i servizi pubblici, si facciano carico della fragilità materna, creando una rete di protezione per le madri in difficoltà. Ogni donna deve sapere di poter chiedere aiuto senza timore, trovando risposte immediate, empatiche e competenti.
L’assistenza psicologica nel periodo perinatale, il sostegno alla genitorialità, la formazione degli operatori sanitari per riconoscere i segnali di disagio sono strumenti indispensabili per prevenire l’irreparabile.
Come Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Catanzaro, sento il dovere di richiamare tutti — istituzioni, cittadini, associazioni — a un impegno comune e costante. La violenza contro le donne e quella sui minori non sono emergenze occasionali, ma fenomeni complessi che richiedono un’azione corale, continua e consapevole. Solo unendo le forze, solo mettendo al centro la persona, la dignità e la vita, potremo spezzare la catena dell’odio e della paura che troppe volte si trasforma in sangue.
Nessuna giustificazione può lenire il dolore per vite spezzate così ingiustamente. Ma la nostra risposta può e deve essere quella di una società che si assume la responsabilità di proteggere, prevenire e educare.
Perché il silenzio, l’indifferenza e la rassegnazione sono complici di ogni violenza”.
Lo afferma in una nota Luciana Loprete, presidente della Commissione Pari Opportunità

del Comune di Catanzaro.

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