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Cybersicurezza, arriva il progetto Secure per le imprese

Nel contesto dell’era digitale, le aziende sono chiamate ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti tecnologici e alle dinamiche di mercato in continua evoluzione. Investire in ricerca e sviluppo è essenziale per sviluppare prodotti e servizi innovativi che rispondano alle esigenze sempre più complesse dei clienti.

Un esempio significativo di come la digitalizzazione possa essere un fattore di crescita per le imprese è il progetto europeo Secure, lanciato da ultimo per sostenere le PMI europee, che mira a migliorare la cybersicurezza delle stesse attraverso un finanziamento di 16,5 milioni di euro. Questa tipologia di investimenti risulta essenziale per garantire che le PMI siano protette dalle crescenti minacce informatiche e possano competere su un mercato globale sempre più interconnesso.

I numeri parlano chiaro: gli attacchi informatici sono diventati la seconda minaccia globale, subito dopo la crisi climatica. Questo fenomeno non sorprende: man mano che le società diventano sempre più digitalizzate, le vulnerabilità aumentano, attirando attacchi sempre più sofisticati. I recenti episodi che hanno coinvolto banche, porti e aziende in Italia dimostrano come nessun settore possa dirsi al sicuro

Beniamino Azzarà, CEO di SIED IT, sottolinea l’importanza di un approccio strategico per le PMI in un mondo digitale: “Le PMI sono il cuore pulsante dell’economia italiana e calabrese, e per rimanere competitive è fondamentale che vengano messe nelle condizioni di adottare tecnologie digitali avanzate, come l’intelligenza artificiale, per ottimizzare la gestione aziendale e incrementare l’efficienza operativa.”

Tuttavia, Azzarà evidenzia che, nonostante l’importanza di questi investimenti, le istituzioni e la politica debbano fare di più per supportare le PMI, mentre le imprese devono mettere in conto che formazione e nuove competenze saranno le parole dordine per non soccombere. “Siamo ancora lontani dal colmare il gap tecnologico che esiste tra le PMI italiane e quelle di altre aree dell’Unione Europea spiega ancora Azzarà È necessario un impegno concreto per favorire l’accesso delle PMI alle risorse necessarie per l’adozione di tecnologie come lintelligenza artificiale e il cloud, strumenti che, se correttamente implementati, possono trasformarsi in vantaggi competitivi significativi. La promozione di una cultura aziendale agile e la formazione continua dei dipendenti sono elementi chiave per affrontare le sfide della digitalizzazione.

La sicurezza informatica conclude Azzarà va rafforzata con sistemi in grado di resistere alle minacce, soprattutto in un contesto in cui gli attacchi informatici sono sempre più frequenti e sofisticati. Progetti come Secure, che offrono supporto tecnico e finanziario alle PMI, sono fondamentali per rafforzare la sicurezza delle imprese, dei clienti e la loro stessa permanenza sul mercato. È fondamentale che le istituzioni europee e nazionali continuino a investire in queste iniziative, per garantire che le PMI possano proteggere i dati sensibili e restare competitive in un mercato globale sempre più complesso. Così come appare necessario che le stessi istituzioni locali si diano una mossa per accompagnare il processo e non accumulare altro ritardo.

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