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Precari Covid, la lettera aperta al Governatore Occhiuto

Riceviamo e pubblichiamo integralmente quanto segue

Carissimo Governatore Occhiuto, siamo ancora noi, tutti quei precari sanitari: medici, infermieri e oss che fronteggiano il covid.

La ringraziamo, anche se in ritardo della fiducia posta e dimostrata attraverso la proroga del contratto. Anche se Le evidenzio che gli eroi di: Lamezia terme, Cosenza e Catanzaro (co.co.co.), hanno avuto una riduzione di ore che va da trentasei ore a diciotto ore settimanali. Oggi Le chiediamo nella persona di Commissario ad Acta un passo in più, che ci vede protagonisti nella famosa Legge di bilancio 2022. Come già conosce dal primo di luglio è prevista la stabilizzazione di chi ha i requisiti preposti, ma senza linee guida Regionali ciò non è possibile, e la possibilità di prorogare dopo giugno chi non rientra ancora per poco nei requisiti. In toto molti di noi, oltre ad aver garantito l’assistenza ai pazienti affetti da covid hanno anche sostenuto la carenza nei reparti, che senza la nostra presenza rischiavano la chiusura e quindi ha consentito e ancora consente i livelli essenziali di assistenza. La sanità viene prima di tutto ma senza la forza che sostiene: la salute, la malattia e la riabilitazione, non potrà mai essere quel piedistallo e quella eccellenza che in primis ridurrà i viaggi della speranza al nord dei calabresi e per ultimo eviterà la perdita dei professionisti che non avendo possibilità nel loro territorio andranno ad arricchire sanità regionali avanzate. Fiduciosi di una Sua risposta attendiamo e ringraziamo anticipatamente.

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