Una sala del Carroccio gremita fino all’ultima fila, tanto da registrare presenze anche in piedi, ha accolto in Campidoglio, lunedì scorso, la presentazione del libro “Portami al Mare. In viaggio per la Calabria con il Garante della Salute, tra diritti negati e speranze ritrovate”, scritto dal giornalista Domenico Latino per Officine Editoriali da Cleto. L’importante evento, promosso dalla Fondazione CRE, presieduta dall’avvocato Domenico Naccari, e dall’Accademia Calabra, guidata dal presidente, avvocato Gianfranco Saccomanno, ha registrato un parterre d’eccezione. Dopo i saluti istituzionali di Federico Rocca, Consigliere di Roma Capitale; Luciano Crea, Consigliere della Regione Lazio; Giuseppe Saletta, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Palmi e dell’avv. Gianfranco Saccomanno, ha introdotto i lavori lo stesso Naccari, Console onorario del Regno del Marocco in Calabria. A moderare l’incontro il giornalista del Corriere della Sera, Francesco Verderami. Di alto profilo gli interventi di due figure di spicco del mondo sanitario e scientifico: il già Ministro della Salute Francesco De Lorenzo, presidente nazionale di FAVO (Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia), che ha ribadito il valore della testimonianza nel cambiamento delle politiche sanitarie, e il Prof. Francesco Cognetti, oncologo, che ha richiamato l’attenzione sull’umanizzazione della medicina. “Le dieci storie raccontate nel libro rappresentano solo una piccola parte del lavoro dell’Ufficio del Garante della Salute – ha spiegato l’autore, Domenico Latino –. Ogni capitolo è un viaggio dentro un sistema sanitario vulnerabile, tra ostacoli apparentemente insormontabili e conquiste che ridanno fiducia e dignità a chi ne ha più bisogno”. A concludere l’evento è stata la Garante Stanganelli, che ha ripercorso i risultati ottenuti nei primi due anni di attività, sottolineando l’importanza del rapporto diretto con cittadini, associazioni e giornalisti locali, definiti “vere sentinelle del territorio”. Nel suo intervento, Stanganelli ha lanciato un messaggio chiaro: “serve una cabina di regia nazionale dotata di poteri di controllo e sanzione, che possa replicare il modello Calabria in tutta Italia. Il nostro impegno sia da esempio virtuoso per le altre regioni”. Portami al Mare” è più di un libro: è un grido gentile, un viaggio nell’anima del sistema sanitario calabrese. Dieci storie, dieci voci che, nella fragilità, ci insegnano la forza della speranza.