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Grande festa ieri sera per l’inaugurazione della Villa Vecchia, riportata all’antico splendore. Franz Caruso: “Mi auguro che venga vissuta con rispetto e tutelata da vandali e incivili”

Benedetta da S.E. Monsignor Giovanni Checchinato, ieri sera, la nuova Villa Vecchia è stata consegnata alla fruibilità dei cittadini dal sindaco Franz Caruso.
“Il più grande polmone verde di Cosenza è ritornato, dopo circa un anno di lavori di riqualificazione e restauro conservativo, al suo antico splendore – ha affermato il sindaco Franz Caruso – Luogo simbolo in cui sono cresciute intere generazioni, la nostra Villa Vecchia rappresenta il senso della comunità cosentina che in questi spazi prestigiosi e storici potrà ora continuare ad aggregarsi ed a contaminarsi. Riconsegnandola alla città il mio augurio è che, questo immenso patrimonio architettonico e botanico, venga vissuto con rispetto per ciò che è e raffigura e, anzi, che venga tutelato e salvaguardato, anche dagli atti di vandali ed incivili che sono diventati quasi quotidiani a Cosenza, soprattutto che in questi ultimi tempi, per come deve essere fatto per tutti i luoghi belli e storici della nostra città”. Il primo cittadino ha quindi ricordato che il corposo intervento che ha interessato la vecchia villa comunale, per circa 3 milioni di euro, è parte degli 11 cantieri del CIS “un progetto ambizioso – ha affermato- per complessivi 90 milioni di euro, di cui 40 milioni di competenza comunale, che, appena insediati, abbiamo salvato nel giro di un mese. E’ stato un lavoro importante, che ci ha visto impegnati in una lotta contro il tempo, che abbiamo vinto per la determinazione che ci ha contraddistinto e per il quale oggi esprimo grande soddisfazione perché oggettivamente non è stato facile, né poteva darsi per scontato il risultato del tutto positivo raggiunto”.
Il sindaco Franz Caruso ha quindi rivolto sentimenti di gratitudine verso Monsignor Checchinato, S.E. il Prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano e tutte le forze dell’ordine che, con la loro partecipazione, hanno suggellato l’importanza della manifestazione che ha registrato una presenza straordinaria di pubblico. Spazio, poi, per i ringraziamenti a quanti hanno lavorato alla realizzazione dell’opera, dall’arch. Nava allo studio di progettazione Aifa, dall’ufficio tecnico comunale, con il dirigente Salvatore Modesto e il RUP Maria Colucci,  all’impresa Mirabelli, per la cura e la passione con cui hanno realizzato tutti gli interventi, che si sono caratterizzati nel recupero di importanti piante e con la messa a dimora  di 20 mila nuove specie arboree, oltre che  con il recupero anche strutturale delle vasche, delle statue del chiosco e la messa in sicurezza dei costoni.
“Mi fa piacere, inoltre, vedere qui questa sera tanti amici – ha detto Franz Caruso – tra cui il presidente della camera penale, Roberto Lepera,  e il neo eletto sindaco di Rende. Una presenza  quella di Sandro Principe che reputo di particolare significato perché va ben oltre il nostro rapporto di amicizia e della comune appartenenza politica, delineando la volontà di proseguire insieme  il cammino volto ad unire le nostre due città, che abbiamo iniziato durante la campagna elettorale rendese. A livello territoriale Rende e Cosenza sono già un unicum, anche per via dell’intervento concordato   di recupero del parco Lorenzon e del parco  Nicholas Green,   già uniti da quell’azione di ripristino del vecchio ponte  ferroviario, ma che ora si integreranno diventando un unico parco, patrimonio dei cosentini, dei rendesi e dell’intera area urbana. Unire ed integrare le due comunità sarà l’azione che porteremo avanti, non solo a livello materiale, quanto anche a livello immateriale, per creare la coesione e l’amalgama necessaria per una  crescita  comune e collettiva”. Dopo aver ricordato il merito dell’ex Ministro Franceschini e dell’ on. Anna Laura Orrico per il finanziamento  CIS, Franz Caruso ha riconosciuto, ringraziandolo, a Francesco Alimena, consigliere comunale con delega al CIS ed al Centro Storico, l’attività appassionata portata avanti.
Particolarmente soddisfatta dell’iniziativa posta in essere, anche S.E. Padovani che ha ricordato l’impegno della prefettura nell’azione CIS con la sottoscrizione di un Protocollo di legalità.
“Ritengo di grande valore l’azione volta a riportare all’antico splendore  un contesto che è punto di aggregazione – ha affermato, tra l’altro, il Prefetto Padovani –  Questo momento, dunque, non è solo celebrativo ma anche di profonda riflessione in ragione del fatto che la condivisione che ha impegnato energie, fondi ed attenzioni per la rigenerazione di uno spazio collettivo di così prestigioso valore è da ritenersi una missione speciale, che manifesta grandissimo senso civico ed attenzione nei confronti della comunità amministrata”
Francesco Alimena  ha spiegato i particolari dei complessi lavori svolti, ponendo l’accento sulle 20 mila piante messe a dimora, sui nuovi sistemi di irrigazione e di illuminazione, soffermandosi sull’opera portata avanti per circa 495 alberi oggetto di indagine tecnica al fine di conoscerne lo stato di salute così da prevederne il futuro. “Ringrazio -ha affermato Alimena – il gruppo dei sensisti, perché dopo circa 7 anni di battaglie si è potuti procedere anche al  restauro della Statua dell’Italia, che è un blocco di marmo di Carrara, tra l’altro illustrato dal Carducci, e che rappresenta la Cosenza risorgimentale”.
“La villa vecchia, per la sua vetustà – ha concluso Francesco Alimena – ma anche per le tante vicissitudini che l’hanno interessata, stava perdendosi. Noi abbiamo assicurato un futuro a questi luoghi, offrendo la possibilità   alle prossime generazioni di cosentini di poterli vivere per come abbiamo fatto noi”.
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