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Mare sporco e polemiche in Calabria, Occhiuto emana l’ordinanza: “Obblighi di controllo e azioni concrete a carico dei Comuni”

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha emanato un’ordinanza con la quale vengono imposti obblighi di controllo e di azioni concrete a carico dei Comuni, delle Province e dell’Arpacal in tema di depurazione e di contrasto all’inquinamento del mare. Tra gli obblighi a carico dei Comuni litoranei della Calabria – si legge nell’ordinanza – ci sono quelli di “verificare, per il tramite della polizia locale, presso tutti gli insediamenti, le installazioni o gli edifici, civili e produttivi, il funzionamento e l’idoneita’ delle vasche a tenuta stagna, non dotate di autorizzazione allo scarico, anche a riguardo della corretta gestione del rifiuto speciale prodotto (liquame) attraverso ‘autospurghista’ autorizzato allo svuotamento della vasca e al trasporto del rifiuto speciale presso impianto idoneo e dotato delle necessarie autorizzazioni; di verificare presso tutti gli insediamenti, le installazioni o gli edifici, civili e produttivi, il funzionamento e l’idoneita delle fosse Imhoff, delle fosse settiche o biologiche e di altri sistemi appropriati dotati di scarico, anche al riguardo della verifica dell’autorizzazione allo scarico e alla corretta gestione dei fanghi prodotti attraverso ‘autospurghista’ autorizzato al prelievo e al trasporto del rifiuto speciale presso impianto idoneo e dotato delle necessarie autorizzazioni; di verificare, nelle zone servite dalla rete fognaria pubblica l’eventuale presenza di utenze obbligate all’allacciamento e non ancora collegate alla rete; di effettuare una verifica straordinaria della funzionalita’ delle stazioni di sollevamento installate sulla rete fognaria di raccolta e collettamento delle acque reflue urbane, provvedendo, in caso di accertato malfunzionamento al tempestivo intervento di ripristino e/o manutenzione”.

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Entro 5 giorni dall’emanazione dell’ordinanza – si prevede poi nel provvedimento – i Comuni dovranno comunicare come intendono dare attuazione alla stessa e dovranno dare comunicazione anche dell’esito delle operazioni svolte. “Il mancato rispetto delle disposizioni contenute nell’ordinanza – si legge ancora – costituira’ violazione dell’articolo 650 del codice penale”.

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L’ordinanza e’ stata motivata da Occhiuto sulla base della “urgenza di provvedere, intesa come assoluta necessita’ di porre in essere un intervento non rinviabile, a tutela della salute pubblica”. Nei giorni scorsi Occhiuto ha accusato diversi Comuni di non controllare gli scarichi abusivi e illegali in mare e di non controllare il funzionamento dei depuratori, dando vita a una forte polemica con diversi sindaci e con i partiti dell’opposizione di centrosinistra, in particolare il Pd.

 

“Tolleranza zero contro gli scarichi abusivi”

 

“Tolleranza zero contro gli scarichi abusivi” – scrive poi su Facebook il presidente Occhiuto. “Anche quest’anno – prosegue – abbiamo una sala di intelligence che vigila con i droni i litorali della Calabria, squadre di monitoraggio lungo le coste, controlli da parte di Arpacal, una flotta di battelli “pulisci mare”. Abbiamo stanziato 10 milioni di euro ai Comuni per completare gli interventi di rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione; abbiamo rafforzato la vigilanza sulle attivita’ degli auto-spurgo; e’ sempre attivo il sito ‘Difendi l’ambiente’ per segnalare eventuali anomalie. Aiutaci anche tu – conclude Occhiuto rivolgendosi agli utenti social – a difendere il mare”.

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