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L’Associazione Teatrale “G. Vercillo” onora i festeggiamenti per Maria SS. Delle Grazie in Lamezia Terme

Dopo lo straordinario successo sul Sacrato della Chiesa Matrice in Sambiase, inizia ufficialmente la tournée estiva del gruppo teatrale lametino “G. Vercillo”.

Cambiando luogo, il risultato non cambia ed infatti, arriva un nuovo sold out di pubblico presso il cortile della parrocchia Maria Santissima delle Grazie di Sambiase -Lamezia Terme.

Ieri sera, sabato 17 giugno  infatti, nell’ambito dei festeggiamenti dedicati a Maria SS. Delle Grazie, gli attori lametini hanno portato la loro arte teatrale per rendere devozione alla Vergine Maria ed allietare il spettatori presenti.

Sotto un cielo stellato, con il  riflesso delle luminarie vestite a festa, la compagnia è salita sul palco per dare vita alla commedia  in due atti, liberamente tratta da Peppino De Filippo, “E se poi è vero…?” , in vernacolo lametino con la regia di Raffaele Paonessa.

Ed è così che in pochi attimi, le lancette del tempo sono tornate indietro ad un passato di espressioni linguistiche e domestiche della società calabrese degli anni 50/60, con al centro la famiglia e la superstizione.

Un minuzioso lavoro di riscoperta lessicologica accompagnato dalla intramontabile espressività teatrale dei fratelli De Filippo ha consentito alla compagnia lametina, di portare in scena non un mero spettacolo quanto un lavoro culturale che si nutre di tradizione pur usando la moderna comunicazione.

Essere qui, in un cortile parrocchiale – dichiara a fine spettacolo il regista, Raffaele Paonessa – è per noi motivo di grande orgoglio ed emozione rimandandoci proprio a quel cortile, della parrocchia di San Francesco da Paola dove siamo nati e cresciuti alla scuola di padre Vercillo. Poter ritornare in luoghi familiari come questo – continua – non solo ci emoziona ma ci ricorda quanto importante sia oggi la nostra missione, testimoniando se pur con sacrificio, la necessità di condividere e fare squadra in ogni luogo, da una chiesa, su un palco, in una piazza.

E di condivisione ha parlato anche don Domenico Cicione Strangis che nel ringraziare la compagnia, ne ha condiviso con la memoria tempi di vita trascorsi insieme, ed ha acceso i riflettori sulla morale della commedia, quella cioè di essere credenti e non creduloni. Un selfie di attori e compagnia ha spento i riflettori di scena.

Luci di spettacolo che quest’estate si riaccenderanno con intensa frequenza, dato il ricco cartelloni di impegni che vedrà la compagnia Vercillo in giro per tutta la Calabria, provocando con la celebre espressione “non è vero ma ci credo”.

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