Il capitano Santiago Orduna insieme ai compagni Domenico Cavaccini, Jerney Terpin, Paul Buchegger e Cosimo Balestra sono stati accolti con grande entusiasmo dagli studenti che sono stati coinvolti nel dibattito – moderato dal giornalista Roberto Saverino – sulla centralità dello sport all’interno della vita sociale e del percorso formativo di tutti i giovani. Di stampo motivazionale il motto usato come titolo dell’iniziativa: «Nessun limite nello sport».
Applausi scroscianti per l’esperto regista italo-argentino Santiago Orduna che ha raccontato la sua esperienza ultra-quindicennale nel mondo del volley professionistico per poi passare a riportare con soddisfazione i buoni risultati ottenuti nel primo scorcio di Campionato con la sua squadra che oggi occupa il primo posto nella classifica generale.
Chiamato ad intervenire, poi, il centrale Cosimo Balestra, classe 2003, che ha conquistato con la Nazionale Under 20 maschile la medaglia d’oro alla 16ª edizione dell’European Youth Olympic Festival (EYOF) a Banská Bystrica in Slovacchia e quella del titolo continentale Under 20, lo scorso 25 settembre, nella vittoriosa finale di Montesilvano (3–2 alla Polonia). Un esempio, quello del giovanissimo atleta tarantino, di come il talento può portare a grandi successi se viene coltivato con sacrificio, abnegazione e determinazione in linea con le parole pronunciate dal libero Domenico Cavaccini: «Non bisogna avere paura di vivere delle difficoltà nello sport. Così come nella vita non bisogna scoraggiarsi e di conseguenza porsi dei limiti a quello che si può ottenere».
Questo il messaggio che è stato lanciato alla giovane platea, affinché ciascuno possa perseguire i propri obiettivi, assecondando le proprie attitudini e vivere la propria esperienza da “atleta” in ogni ambito, da quello sportivo a quello scolastico. Un concetto ben illustrato da Walter Malacrino, segretario regionale di “Sport e Salute” al tavolo dei relatori insieme a Giacomo Modica e Vincenzo Leone, rispettivamente allenatore e preparatore atletico della Vibonese Calcio.
Tutti hanno rimarcato come in una società decisamente orientata verso forme sempre più concrete d’ integrazione etnica, lo sport potrebbe avere un ruolo decisivo, proprio per la sua natura aggregante, multirazziale e culturale. Ha il potere di sviluppare forme appropriate di competizione e di socializzazione. Educa al rispetto, migliora la comunicazione sociale e stimola il campo relazionale. Possiede la facoltà miracolistica di tirar fuori il meglio da ognuno e di fare in modo che le virtù sportive diventino forza propulsiva della società.
Ad esaltare il valore dello sport è stata il dirigente scolastico, Licia Maria Bevilacqua: «Riprendendo la massima “Mens sana, in corpore sano” il nostro Istituto si propone di garantire un’offerta formativa che favorisce, in particolare, l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali nonché dell’economia e del diritto, coniugando l’approfondimento nelle scienze motorie e sportive. Lo Sport non va ad inficiare il rendimento scolastico ma le due strade possono coesistere fino a intersecarsi in maniera produttiva».
Da parte degli atleti della Tonno Callipo è stato rivolto un caloroso invito a tutti gli studenti di popolare i gradoni del palazzetto in occasione dei prossimi impegni casalinghi di domenica 15 gennaio per la gara di Campionato contro Brescia, e poi quello, ancora più importante, di mercoledì 18 gennaio contro Bergamo, per la Semifinale di Coppa Italia.
L’incontro si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione agli atleti e del gagliardetto dell’Istituto Scolastico alla Società del Presiedente Pippo Callipo.