Presieduta da Nunzio Belcaro, si è riunita questa mattina la quarta commissione consiliare permanente “Politiche Sociali – Cultura – Pubblica Istruzione – Sport”, della quale sono componenti i consiglieri Barberio, Buccolieri, Celia, Ciciarello, Concolino, Donato, Ferro, Lobello, Lostumbo, Polimeni, Procopi, Scarpino, Sergi, Serraino e Veraldi.
Proseguendo nella serie di incontri con le Istituzioni culturali cittadine, l’organismo ha ospitato nella seduta odierna don Maurizio Franconiere, incaricato diocesano per i beni culturali mobili e del Museo Diocesano e don Rino Grillo, incaricato per l’edilizia di culto.
La premessa all’audizione dei due sacerdoti era che il rilancio del centro storico non può in alcun modo prescindere dal patrimonio culturale della Chiesa, a cominciare dalla collezione conservata nel Museo della diocesi e fino ai pezzi di altissimo pregio presenti nei diversi luoghi di culto, come ad esempio gli Scarabattoli, realizzati da Caterina De Julianis (1670 c.a – 1742) e custoditi nella Basilica dell’Immacolata. Tutto questo con lo scopo di individuare i possibili di livelli e le modalità di collaborazione e sinergia tra Comune e Curia per raggiungere due obiettivi sostanziali: accrescere tra i cittadini la consapevolezza di un patrimonio culturale ancora non abbastanza conosciuto e, in prospettiva, implementare l’offerta turistica che si sta costruendo intorno al centro storico, per farne un polo attrattivo per i potenziali flussi esterni alla città. Per fare questo, è stato ribadito dalla Commissione, non è pensabile che un circuito virtuoso dal punto di vista turistico rinunci a coinvolgere i beni ecclesiastici.
Un dato di fatto confermato, d’altra parte, dai rappresentanti della Curia che hanno ricordato come la Chiesa incida percentualmente in maniera assai significativa sull’intero patrimonio culturale di cui il Capoluogo dispone. Entrambi hanno salutato con favore l’idea di progettare o coordinare iniziative con Palazzo De Nobili, anche perché questo sarebbe coerente con gli indirizzi già dati alla Curia da S.E. l’arcivescovo Maniago proprio in tema di valorizzazione dei beni culturali, in chiave turistico religiosa. La Curia peraltro è già impegnata da tempo, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana, nella catalogazione dei propri beni, sia mobili e sia immobili.
Il solco, dunque, è stato tracciato sotto i migliori auspici e la prospettiva della collaborazione è assai concreta. Anche perché c’è un ulteriore obiettivo che l’Amministrazione Comunale e la Chiesa catanzarese coltivano, sia pure nel rispetto dei loro ruoli, e cioè contribuire a creare tra le giovani generazioni coscienza di sé, della propria storia e delle proprie tradizioni.