“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla” - Gabriel Garcia Marquez
HomeCalabriaMessa Bellocco, insulti sui social contro Klaus Davi: "Assassino sei venuto a...

Messa Bellocco, insulti sui social contro Klaus Davi: “Assassino sei venuto a spiare”

Dopo l’ ‘irruzione’ di Klaus Davi alla messa in suffragio di Antonio Bellocco celebratasi sabato 14 settembre nella Chiesa Madre di San Ferdinando (RC), il giornalista italosvizzero viene preso di mira da una serie di cittadini di Rosarno e della Piana: “Sei venuto a spiare”, “sei un pezzo di m….”, “lascia stare il popolo calabrese”, “tu sei una bestia e basta” e “sei un pagliaccio”. Ma il giornalista si dice tranquillo: «Conosco la famiglia Pesce-Bellocco. Ho frequentato i Pesce di Rosarno. Non sono cretini. Lasciamo il martirio social ai tanti campioni dell’antimafia che della ‘Ndrangheta hanno capito ben poco».
Nella giornata di sabato Davi si è precipitato a San Ferdinando per assistere alla funzione in ricordo di Antonio Bellocco, giovane ucciso dal capo ultrà interista Andrea Beretta lo scorso 4 settembre. Ma il massmediologo minimizza: «È normale amministrazione visto che mi sono addentrato in un contesto delicato». Il giornalista, che ha sentito diversi soggetti vicini alla famiglia Bellocco a margine dell’evento religioso, riferisce quanto segue: «Quanto diffuso dagli inquirenti milanesi in merito alle dichiarazioni di Andrea Beretta ha provocato la convinzione che Beretta sia un pentito. Che sia già ‘in mano’ allo Stato. Beretta gode di una pessima reputazione criminale e lo scoop diffuso dal Tg di La7 del direttore Enrico Mentana, che riprende in esclusiva le immagini dell’aggressione e del delitto, ha solo confermato questa tesi. Beretta ha una credibilità criminale nella ‘Ndrangheta ormai pari a zero, non ha nulla da perdere ed è stato mollato anche dai suoi. Lo considerano già di fatto pentito, nel mondo criminale non ha più futuro, cosa che potrebbe spingerlo ad aprire uno squarcio importante sul mondo ultrà – ‘Ndrangheta – calcio». Klaus Davi si dice convinto che la vendetta ci sarà: «Gli affiliati chiedono vendetta ma i vertici della cosca frenano. Non è il momento di agire. È in corso una dialettica interna».

Articoli Correlati