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Folorunsho come Dionigi, flashback di cinque lustri: la Reggina vince il derby e spinge il Cosenza verso il baratro

folorunshoderbydi Paolo Ficara – Dopo un solo punto nelle ultime due partite, ci pensa il derby di Calabria a restituire il sapore della vittoria alla Reggina. In un “Granillo” mai così poco popolato per un appuntamento del genere, la squadra guidata da Roberto Stellone si impone grazie ad un calcio di rigore. Folorunsho realizza dal dischetto al 36′, mentre al 90′ il var induce l’arbitro Giua a non concedere il penalty inizialmente fischiato per un contatto inesistente in area amaranto.

LE SCELTE – Ancora attacco leggero per Stellone, privo di Menez e Denis e con gli altri centravanti in condizioni non ottimali. Rivas di punta assieme a Folorunsho, con Cionek al posto dello squalificato Loiacono e centrocampo di qualità grazie al rientro di Crisetig e Cortinovis. Giraudo inizialmente è a destra, ma presto scambierà la fascia con Kupisz. Bisoli sfrontato con un 3-4-1-2 che vede Caso molto vicino alle punte Millico e Larrivey. Gli esterni del Cosenza sono di proprietà della Reggina: Liotti e Situm per la prima volta al “Granillo” da ex.

PUNIZIONE NO, RIGORE SÌ – Il primo squillo è dei silani, proprio con l’ex Liotti. Sua una punizione a girare sul lato del portiere, che si stampa sulla traversa e forse tocca anche la base del palo. I guizzi di Folorunsho e Rivas sono però continui, anche se i centrali dello squalificato Bisoli resistono. Almeno fino a quando Kupisz viene sbilanciato in area: al 36′ Folorunsho dal dischetto trova il suo primo gol stagionale in maglia amaranto, angolando abbastanza col piatto e sbloccando un derby molto sentito.

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LE PRIME MOSSE – Una gran giocata di Cortinovis viene conclusa da un bel destro ad incrociare di Rivas, che si infila all’angolino: il tutto avviene prima dell’intervallo, ma viene vanificato da poco meno di mezzo metro di fuorigioco dell’honduregno. All’intervallo Chiodi, vice di Bisoli, cambia il centrale Rigione col terzino Di Pardo e passa ad un 4-4-2 particolarmente offensivo: in avanti c’è Laura in tandem con Larrivey, esce anche Millico. Stellone risponde con Adjapong al posto dell’ammonito Kupisz, poi rinforzerà gli ormeggi con l’ingresso di Stavropoulos e Bianchi per Giraudo e Cortinovis.

LAURA, NON C’È – Caso si invola improvvisamente a sinistra, con Hetemaj e Adjapong che ne sottovalutano la progressione: il suo cross basso diventa un flipper, Larrivey va per il tocco vincente ma la traversa gli dice di no. Al 90′ lancio in profondità per Laura, con Amione bravissimo come al solito nel tagliargli la strada: l’arbitro si fa ingannare dal tuffo carpiato dell’attaccante, fischia inizialmente il rigore ma il var lo corregge. Della possibile medaglia d’oro per Laura, c’è solo il colore: giallo simulazione.

FOLORUNSHO COME DIONIGI – 25 anni fa quasi esatti, una Reggina avviata verso la salvezza schiantava al Comunale il Cosenza di Scoglio, di fatto esonerato dal rigore segnato da Re Davide Dionigi. Nemmeno il ritorno di De Biasi fu utile a salvare i lupi silani. “Tornerete in C” ha cantato la curva sud festante, una categoria che i rossoblu hanno lasciato anche grazie ad una vittoria al “Granillo” nel 2017, quando la squadra di Braglia trovò slancio in una delle tante partite strane della gestione di Agenore Maurizi. Oggi è Folorunsho a vestire i panni del giustiziere, in un derby che impreziosisce il finale di stagione di una Reggina ormai salva. Attutendo l’amarezza di una probabile penalizzazione, che non consentirà di tenere accese ulteriori fiammelle.

REGGINA – COSENZA 1-0

Reti: 37′ rig, Folorunsho

REGGINA (3-5-2): Micai; Cionek, Amione, Di Chiara; Kupisz (46′ Adjapong), Hetemaj, Crisetig, Cortinovis (62′ Bianchi), Giraudo (62′ Stavropoulos); Rivas (75′ Galabinov), Folorunsho. A disposizione: Aglietti, Franco, Bellomo, Ejjaki, Lombardi, Diop, Montalto, Tumminello. Allenatore: Stellone.

COSENZA (3-4-1-2): Matosevic; Rigione (46′ Di Pardo), Camporese, Venturi; Situm, Kongolo (72′ Carraro), Vallocchia (54′ Voca), Liotti (80′ Sy); Caso; Millico (46′ Laura), Larrivey. A disposizione: Sarri, Pandolfi, Vaisanen, Gerbo, Florenzi, Arioli, Hristov. Allenatore: Chiodi.

Arbitro: Giua di Olbia

Ammoniti: Rigione, Kupisz, Caso, Di Chiara, Vallocchia, Adjapong, Cionek, Amione, Larrivey, Laura

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