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“No all’autonomia differenziata”, incontro a Cosenza con il presidente Anci nazionale Decaro

“A seguito dell’approvazione in Senato del DDL Calderoli ho ritenuto necessario tentare di imprimere una svolta alla battaglia che, con tanti colleghi sindaci, stiamo portando avanti a difesa dell’unità del Paese, dei nostri territori e dei nostri cittadini”. Lo afferma il sindaco Franz Caruso che prosegue: ” A tal fine sabato prossimo, 17 febbraio, nella Sala Quintieri del Teatro Rendano, ho voluto promuovere un incontro pubblico sul tema 0No all’autonomia differenziata. Si all’Italia Unita dei Comuni’. A concludere i lavori sarà il presidente di Anci nazionale, nonché sindaco di Bari on. Antonio De Caro.

All’iniziativa interverranno S.E. Monsignor Giovanni Checchinato, arcivescovo della diocesi Cosenza-Bisignano, il Presidente di Svimez Italia, prof. Adriano Giannola e Nicola Irto, unico senatore calabrese a votare contro il disegno di legge governativo. Parteciperanno, per un loro contributo, le organizzazioni sindacali e di categoria e i colleghi Sindaci con indosso la fascia Tricolore.

“Sarà un momento importante e significativo per dar vita – prosegue Caruso – ad una riflessione congiunta su quelle che saranno le conseguenze di questo sciagurato disegno di legge per i nostri Comuni, già alle prese con problemi strutturali, sociali e finanziari, nel malaugurato caso in cui lo stesso dovesse trovare definitiva approvazione nel passaggio alla Camera dei Deputati. Al contempo, sarà anche una occasione utile per individuare nuove e più determinate azioni comuni da mettere in campo per far sentire forte la voce dei Sindaci e di quanti, fuori da schemi politici e di appartenenza, ritengono giusto opporsi ad un disegno secessionista che dividerà l’Italia, disgregando quell’unità nazionale che, pur nelle diverse opportunità date, ha fatto crescere la nostra Nazione, garantendo servizi comuni a tutti i cittadini. Uniti, dunque, dobbiamo saper individuare una serie di iniziative sempre più stringenti a salvaguardia ed a tutela dei principi di solidarietà politica, economica e sociale sanciti nella nostra Carta Costituzionale, dicendo a chiare lettere che non smetteremo mai di lottare per l’uguaglianza di tutti gli individui e il superamento dei divari, contro una riforma, dunque, che va invece nella direzione opposta, rischiando di dividere l’Italia in 20 Repubblichette”.

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