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Lisa uccisa perché “non voleva la fine della relazione”, le accuse all’ex poliziotto: dal soffocamento alla simulazione del suicidio

Non voleva che l’uomo che amava la lasciasse: è per questo che sarebbe stata uccisa Lisa Gabriele, la 22enne per l’omicidio della quale, avvenuto nel gennaio del 2005 a Montalto Uffugo, nel Cosentino, i carabinieri hanno arrestato stamattina Maurizio Abate, di 50 anni, l’ex agente della Polizia stradale che aveva una relazione extraconiugale con la giovane.

Abate, secondo la ricostruzione fatta dai militari della Compagnia di Rende sotto le direttive della Procura della Repubblica di Cosenza, aveva deciso di lasciare Lisa Gabriele in concomitanza con la nascita del figlio avuto dalla moglie. La giovane, però, si sarebbe opposta con tutte le sue forze alla fine della relazione. Tanto che il 50enne avrebbe maturato e messo in atto, ad un certo punto, il proposito di uccidere la ragazza.

L’uomo avrebbe tentato di fare credere che la giovane si fosse suicidata. Secondo quanto è emerso dalle indagini, Abate avrebbe scritto un biglietto, lasciato accanto al corpo senza vita di Lisa Gabriele trovato in un bosco di Montalto Uffugo e risultato poi apocrifo, sulla base di una perizia calligrafica, in cui la giovane esprimeva il proposito di suicidarsi, dicendo addio a familiari ed amici. Vicino il cadavere, inoltre, furono trovate alcune confezioni di psicofarmaci e bottiglie di whisky.

L’autopsia effettuata sul corpo della ragazza dopo la presentazione dell’esposto alla Procura della Repubblica di Cosenza accertò che, in realtà, Lisa Gabriele non aveva bevuto alcool e non aveva assunto psicofarmaci. L’esame smentì, inoltre, che la giovane si fosse suicidata, ma che, in realtà, era stata soffocata con l’ausilio, presumibilmente, di un cuscino.

“Congedato dalla Polizia nel 2019 per aver rubato una pistola”. L’omicidio sarebbe stato commesso nell’appartamento in cui la giovane s’incontrava con l’ex poliziotto. Il cadavere della ragazza fu poi rimosso dal luogo in cui fu commesso l’assassinio e portato, per sviare le indagini, nel bosco in cui fu poi ritrovato, con accanto le bottiglie di whisky e le confezioni di psicofarmaci lasciate volutamente dall’assassino sul posto per fare credere che la giovane si fosse suicidata.

Era nata in Germania ma era cresciuta in Calabria dopo essere stata affidata dalla madre ad una zia che vive a Rose, nel Cosentino,

Lisa Gabriele, la ragazza di 22 anni per l’omicidio della quale, avvenuto nel 2005, i carabinieri hanno arrestato a Montalto Uffugo l’ex poliziotto Maurizio Mirko Abate, che aveva una relazione con la giovane. Quella di Lisa Gabriele è stata una vita complessa.

Nata in Germania da padre calabrese e madre tedesca, la giovane, dopo la separazione dei genitori, fu abbandonata dalla mamma ed affidata ad una zia paterna.

Dalle indagini è emerso che quella tra Lisa Gabriele ed Abate fu una relazione improntata a violenza da parte dell’uomo. “Una relazione – riferiscono inquirenti ed investigatori in una nota – sbilanciata, ossessiva e connotata da episodi di reiterate brutalità”.

Abate fu congedato nel 2019 dalla Polizia di Stato perché avrebbe rubato la pistola ad un collega. Il particolare emergere dagli atti dell’indagine dei carabinieri della Compagnia di Rende e del Comando provinciale di Cosenza che ha portato stamattina all’arresto di Abate, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. L’ex agente, secondo quanto si è appreso, nega ogni addebito.

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