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PSC e nuove forme dell’abitare: il sindaco Caruso a Catanzaro al dibattito promosso dal Partito Democratico

I comuni della nostra regione e le nostre realtà territoriali hanno difficoltà ad attuare i Piani Strutturali comunali, forse perché la normativa è molto farraginosa e poco chiara. Ci sono molti vincoli, ma ci sono soprattutto ostacoli burocratici e tecnici da superare”.

Lo ha detto il Sindaco Franz Caruso intervenendo a Catanzaro all’incontro, promosso dal Partito Democratico, alla Biblioteca comunale “De Nobili” a Catanzaro sul tema “PSC e nuove forme dell’abitare – Per una città sostenibile, solidale e inclusiva”, ed al quale hanno partecipato, tra gli altri, anche Giusy Iemma, Vicesindaco di Catanzaro e Presidente dell’Assemblea regionale del PD, l’urbanista Domenico Passarelli e il senatore Nicola Irto, segretario regionale del PD. Le conclusioni sono state tratte da Pierfrancesco Majorino della segreteria nazionale del PD.

Nel corso dell’incontro Franz Caruso ha sollecitato la necessità di arrivare ad una legge nazionale che possa dare la possibilità agli enti territoriali che dovranno attuare la pianificazione, di avere degli strumenti più agevoli e più chiari. “Oggi – ha rimarcato il Sindaco di Cosenza Franz Caruso – non si guarda più solo a quello che era lo strumento urbanistico che regolamentava l’edificabilità dei territori, ma si guarda alla pianificazione. C’è un’attenzione diversa e maggiore rispetto alla tutela del paesaggio e dell’ambiente ed anche alle politiche dell’approvvigionamento energetico che oggi sono di capitale importanza. Una volta la materia era disciplinata dai vecchi PRG che avevano un’attenzione per il territorio diversa da quella che oggi noi dobbiamo avere con i nuovi strumenti, come il PSC. E’ stata la pandemia a farci aprire gli occhi su quello che può e deve essere lo sviluppo urbanistico di una città, perché durante la pandemia ed anche dopo ci si è resi conto di come sia importante pensare a quello che è lo sviluppo urbano, tenendo a mente più che la realizzazione dei manufatti, la pianificazione dello sviluppo urbanistico”.

Franz Caruso ha messo in evidenza nel suo intervento come tanto la legislazione nazionale, quanto quella regionale, non aiutino ad individuare gli strumenti corretti per incoraggiare la pianificazione urbanistica. “Se si pensa – ha aggiunto Franz Caruso – che la norma di riferimento, anche a livello nazionale, è una norma che risale al 1942, a 80 anni fa, e dal ’42 ad oggi è intervenuta solo la legge 380 del 2001, le conclusioni che se ne possono trarre sono assolutamente evidenti”.

Quindi ha ricordato l’iter che sta accompagnando a Cosenza il PSC. “Noi a Cosenza ci stiamo arrivando – ha spiegato – ma è un’iniziativa che è partita da più di 12 anni nel nostro comune. E ancora non siamo arrivati all’approvazione. Sono tempi biblici per una comunità che ha bisogno, invece, di strumenti agevoli per sviluppare la pianificazione di un territorio. E allora bisogna che su questo ci si incontri”.

Franz Caruso ha anche rimarcato che “non ci sono al momento, al di fuori di quelle che sta portando avanti l’INU (Istituto nazionale di Urbanistica), altre iniziative che puntano a livello nazionale a semplificare il percorso per arrivare all’approvazione dei Piani Strutturali Comunali”. L’unica proposta di legge è quella attualmente in discussione in commissione al Senato sulla rigenerazione urbana, “altro aspetto importante delle nostre comunità e che vede Nicola Irto tra i suoi firmatari”.

Il primo cittadino ha richiamato la politica residenziale popolare sviluppatasi dagli anni sessanta in avanti “che ha dato la possibilità a molti se non a tutti di avere un tetto, ma ha creato dei quartieri ghetto all’interno delle nostre comunità. Oggi è necessario che ci sia una politica che ci dia la possibilità, come amministratori, di intervenire per dare una veste dignitosa anche a questi quartieri che, oggi, purtroppo soffrono di questa forma di emarginazione e ghettizzazione. Noi abbiamo utilizzato gli unici strumenti che avevamo a disposizione : Agenda Urbana e CIS.

E li abbiamo utilizzati – ha detto Franz Caruso – per intervenire nel nostro centro storico che è periferico ed emarginato rispetto al resto della città”. E il Sindaco ha ricordato la realizzazione, con Agenda Urbana di 11 interventi importanti, tutti ultimati e che in parte sono stati già inaugurati e in parte lo saranno nelle prossime settimane. “Con il CIS, con oltre 90 milioni di euro – ha detto ancora Franz Caruso – stiamo intervenendo per la realizzazione di opere importanti che riguardano l’accessibilità, la rete idrica, la rete fognaria e la viabilità di tutto il centro storico che serve appunto per riqualificare e rivitalizzare una parte importante della città. Abbiamo inoltre recuperato 32 unità abitative di Edilizia Residenziale Pubblica a via Molicella che hanno portato ad un efficientamento energetico di quelle strutture comunali che hanno ridato dignità a 4 manufatti. In più, abbiamo realizzato un’opera di riqualificazione delle aree periferiche e marginali di San Vito Alto, San Vito Basso e Serra Spiga con interventi, anche in questo caso, di rifacimento di tutti i sottoservizi, di tutta la viabilità, dei marciapiedi e dell’illuminazione, proprio perché abbiamo avvertito la necessità di riqualificare le zone che un tempo erano emarginate per fare in modo che la città possa crescere in modo uniforme e omogeneo in tutte le sue parti”.

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