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Delegazione di +Europa fa visita al carcere di Catanzaro: “Nessun sovraffollamento, ma la situazione è critica”

Una delegazione territoriale di + Europa di Catanzaro, composta da Ludovica Caruso, Emanuele Bria e Francesca Carbone, insieme alla coordinatrice territoriale di Crotone, Mariasole Cavarretta, ha fatto visita alla casa circondariale del capoluogo calabrese per verificare le reali condizioni di vita dei detenuti e le condizioni di lavoro del personale.

“Nonostante l’assenza di sovraffollamento – spiega una nota – la popolazione carceraria e’ di 631 detenuti su una capienza massima di 700 – la situazione presenta criticita’ urgenti che non possono piu’ essere ignorate. Sul piano sanitario – e’ scritto – si registrano passi avanti: l’area medica e’ ben sviluppata grazie all’impegno del prof. Di Mizio e del suo staff, con una presenza di 11 medici e due psichiatri (uno dedicato all’ATSM e uno per l’intero istituto). Sono disponibili ambulatori altamente attrezzati e un operatore che gestisce le emergenze 24 ore su 24, con un sistema di triage simile a quello dei pronto soccorso. Elemento importantissimo ma ancora in sospeso e’ la piscina riabilitativa, pronta da oltre due anni ma inutilizzata a causa dell’immobilismo della Regione Calabria nel promuovere i bandi necessari”.

La visita, rende noto +Europa, “ha messo in luce una serie di criticita’ strutturali che compromettono la dignita’ della detenzione: finestre rotte sostituite con cartone, docce interne solo in alcune celle e, soprattutto, mancanza di frigoriferi, elemento che puo’ sembrare banale ma che in una stagione afosa come la nostra produce disagi inaccettabili. Dati recenti avevano sollevato allarme per i suicidi in carcere, ma la direzione ha smentito e rimarcato l’assenza di emergenze in questo senso”.

“Noi di Piu’ Europa intendiamo essere la voce di chi e’ privato della liberta’ e di chi lavora in condizioni estreme. Per questo lanciamo un appello urgente al Ministero della Giustizia e alla Regione Calabria: intervenire immediatamente per rafforzare la dotazione organica, implementare il personale dell’area educativa e quello di polizia penitenziaria, dare avvio ai bandi necessari per attivare la piscina riabilitativa, struttura gia’ pronta e da troppo tempo inutilizzata, avviare interventi strutturali urgenti per ripristinare finestre, installare frigoriferi nelle celle e rendere dignitose le docce”.

A queste parole si aggiunge la dichiarazione di Mariasole Cavarretta, coordinatrice di +Europa Crotone: “Il carcere deve essere un luogo di rieducazione, non di abbandono e degrado. Se lo Stato non e’ in grado di garantire diritti fondamentali ai detenuti e condizioni di lavoro adeguate al personale, viene meno non solo la funzione costituzionale della pena, ma anche la credibilita’ stessa delle istituzioni. E’ tempo che Regione e Ministero si assumano le proprie responsabilita’: le promesse non bastano piu’, servono interventi concreti e immediati”.

La coordinatrice di +Europa Catanzaro, Ludovica Caruso, ha dichiarato: “Sono orgogliosa della gestione della parte sanitaria della struttura. Restano pero’ delle problematiche che non possono essere piu’ ignorate: la carenza di personale, la mancanza di docce in camera e la struttura non a pieno accettabile. Oltre alla presenza di una piscina riabilitativa pronta da 2 anni e non ancora in funzione a causa della Regione Calabria. La nostra responsabilita’ come partito non e’ solo quella di portare alla luce queste problematiche ma di impegnarci in modo concreto nella risoluzione di queste”. +Europa “continuera’ a vigilare e a denunciare, perche’ la trasparenza e la pressione pubblica sono strumenti essenziali per ottenere risposte vere”.

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