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Cosenza: accordo tra Intesa Sanpaolo e Confcommercio Calabria per promuovere gli investimenti delle imprese

È stato presentato a Cosenza l’accordo tra Intesa Sanpaolo e Confcommercio Calabria per promuovere gli investimenti delle imprese del terziario della regione. Obiettivo comune è quello di accompagnare le piccole imprese nell’attuale contesto e nel rilancio, attraverso progetti di digitalizzazione e sostenibilità in coerenza con i principi ESG.

Questo accordo si inserisce nel consolidato rapporto di collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confcommercio Imprese per l’Italia, grazie alla sottoscrizione di numerosi accordi a favore delle imprese associate e nell’agevolare l’accesso al credito al mondo delle microimprese e delle PMI italiane.

Un’indagine di Srm (Studi e Ricerche Mezzogiorno), collegata a Intesa Sanpaolo, rileva che il commercio è uno dei principali settori caratterizzanti l’economia della Calabria: con 26,2 miliardi di euro di Valore Aggiunto esso rappresenta, infatti, il 12,3% del totale dell’economia regionale (Istat 2020). Ciò lo rende centrale per il sostegno ed il rilancio non solo economico/produttivo ma anche sociale di tutto il territorio. Un primo dato che caratterizza il settore è quello della numerosità delle imprese: in regione si contano 52.701 imprese del commercio pari a quasi un terzo del totale delle imprese attive calabresi, oltre che a circa il 10% del totale meridionali del settore. Rispetto al passato si evidenzia, tuttavia, un calo negli ultimi anni che si attesta al -3,3% nell’ultimo biennio 2021/2022 (-1,8% al Sud e -2,3% in Italia). (Movimprese 2022). Con oltre 99mila occupati, il settore registra poi un fatturato pari ad oltre 13 mld € (dati Istat al 2020) rappresentando, così, il 7% del fatturato complessivo delle imprese del commercio del Mezzogiorno.

In questo contesto, sono stati illustrati i nuovi strumenti messi a disposizione da Intesa Sanpaolo attraverso l’iniziativa “CresciBusiness”, un piano da 5 miliardi di euro a livello nazionale e che si rivolge in particolare alle piccole imprese e che prevede interventi per la liquidità e finanziamenti garantiti, azzeramento per un anno delle commissioni sui micropagamenti tramite POS in negozio fino a 15 euro, gratuità per un anno del canone dei POS e delle carte di credito commercial, agevolazioni sui prodotti di copertura assicurativa e noleggio di beni strumentali, arredi e complementi per contenere i costi operativi.

 

“Intesa Sanpaolo è da sempre attenta alle esigenze del tessuto imprenditoriale locale, l’incontro con Confcommercio Calabria punta a favorire la conoscenza e il confronto costruttivo per cogliere le opportunità che il nostro Gruppo può offrire a tutto il comparto del commercio – spiega Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo. – Il piano CresciBusiness mette a disposizione un ampio plafond di liquidità non solo per affrontare l’attuale periodo, ma soprattutto per accompagnare le piccole imprese nel rilancio attraverso progetti di sviluppo, digitalizzazione e sostenibilità, obiettivi coerenti con il PNRR”.

Per Klaus Algieri, Presidente Confcommercio Calabria “attraverso questo accordo territoriale testimoniamo il nostro comune impegno a supporto del tessuto imprenditoriale calabrese, con particolare attenzione alle piccole imprese e ai negozi di vicinato che sono il cuore della nostra economia. Ormai da tempo, Intesa Sanpaolo rappresenta per Confcommercio un partner affidabile per sostenere finanziariamente la crescita delle imprese e questa è un ulteriore elemento che rafforza il legame tra le nostre due realtà”.

Entro il 2026, Intesa Sanpaolo programma in tutta Italia erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 270 destinati alle imprese, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR approvato dalla Commissione Europea.

Ammontano complessivamente a 40 miliardi di euro gli interventi di Intesa Sanpaolo a favore delle imprese italiane, anche di piccolissime dimensioni e famiglie per sostenere i maggiori costi legati agli aumenti energetici e alla spesa quotidiana.

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