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La Calabria celebra il 25 aprile: “Festa della Liberazione appartiene a tutti”

“Il 25 aprile sia la festa di tutti gli italiani, senza distinzioni!”. Ad affermarlo Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro che stamani ha partecipato alla cerimonia davanti al Monumento ai Caduti.

“Catanzaro – prosegue il sindaco – ha dato un grande contributo alla Resistenza ed è giusto oggi, 25 aprile, rendere omaggio ed esprimere gratitudine a persone che hanno contribuito con il loro coraggio a sconfiggere il nazifascismo e aprire la strada alla democrazia nel nostro Paese. Desidero indicare ai miei concittadini alcuni esempi luminosi, primo fra tutti quello di Federico Tallarico, il mitico comandante ‘Frico’ che, assieme ai fratelli Antonio e Caterina, fu uno dei principali organizzatori della Resistenza in Piemonte. Federico Tallarico ha vissuto nella nostra Città fino alla morte, avvenuta tredici anni orsono nella sua casa di via Schipani. Dovremo trovare il modo come Amministrazione di onorarne al meglio la memoria. L’altro grande eroe della resistenza è stato Aldo Barbaro, medaglia d’oro al valor militare, giustiziato dai nazisti a soli 22 anni, in Piemonte, colpevole di avere partecipato ad azioni di guerriglia contro le truppe tedesche. La sua figura è ricordata dall’intitolazione di una strada del quartiere San Leonardo”.

“Catanzaro e l’Italia – conclude Fiorita – non devono dimenticare questi eroi. Se oggi il nostro è un Paese libero, dove è possibile esercitare la democrazia, se le donne hanno conquistato gli stessi diritti degli uomini, se tutti hanno l’accesso all’istruzione e alla sanità, se l’Italia ripudia le leggi razziali, lo si deve anche ai loro sacrifici”.

“Una festa di libertà e di democrazia”. Così la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro ha definito il 25 aprile, celebrato oggi anche in Calabria con cerimonie in diverse città. Una festa, ha detto ancora partecipando all’iniziativa davanti al Monumento ai Caduti a Catanzaro, “per rinnovare quel sentimento che abbiamo maturato in oltre trent’anni di storia della destra parlamentare che deve vedere una festa di riconciliazione del Paese ma soprattutto difendere quei valori di democrazia e di libertà ancor di più in questo nostro tempo”.

Il prefetto di Catanzaro Enrico Ricci ha sottolineato come il 25 aprile sia il “momento fondativo della nostra Repubblica e occasione per confermare il nostro giuramento di fedeltà, come cittadini, ai valori repubblicani che sono scritti nella Costituzione”.

“Al di là delle diatribe politiche c’è la saggezza della nostra gente. Il 25 aprile è la storia di questo Paese è non ha nessun tipo di coloritura. Sbaglia chi tenta di dare un qualunque tipo di connotazione ideologica a questa festa”. A dirlo il prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, in occasione della celebrazione del 25 aprile organizzata da comune e città metropolitana, insieme ad associazioni e sindacati, davanti la Stele del Partigiano nella Villa Comunale Umberto I. “L’antifascismo – è stato il commento di Raniero La Valle, ex senatore, scrittore e intellettuale – non finisce mai, perché non è il ricordo di una data o di un evento. Il 25 Aprile e l’antifascismo sono una categoria interpretativa della storia. Come il rinascimento, come il Risorgimento. E quindi l’antifascismo sarà sempre con noi, fino a quando esisterà la Repubblica, fino a quando avremo questa Costituzione. Noi vogliamo ricordare la Resistenza celebrare il 25 aprile, perché vogliamo, oggi, vivere fino in fondo la nostra Costituzione e la fedeltà alla nostra Repubblica”.

Come ogni anno il #25aprile celebriamo la liberazione del nostro Paese dal nazifascismo. Una festa di libertà, una festa di democrazia, una festa che appartiene a tutti, e che non deve avere alcun colore politico” ha scritto su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

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