“Pochi possono dirsi: “Sono qui”. La gente si cerca nel passato e si vede nel futuro” - Georges Braque
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Plauso del Sindaco Mascaro per Don Giacomo Panizza Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana

“A nome dell’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, esprimo profonda letizia per il conferimento dell’onorificenza a Don Giacomo Panizza, designato dal Presidente Sergio Mattarella quale Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Nella motivazione di tale scelta, “l’impegno di tutta una vita, a favore dell’inclusione sociale attraverso una rete di volontariato che si occupa di individuare percorsi di recupero per persone in grave difficoltà”, ritroviamo in maniera incontestabile il paradigma esistenziale dell’instancabile Don Giacomo.

L’intera comunità lametina oggi gioisce perché chi tanto ha operato per il nostro territorio è stato identificato quale cittadino meritevole della gratitudine di una nazione intera, capace, con il suo operato, di costruire una rete che non si ferma alla sola nostra Città ma che viene riconosciuta di straordinario merito e valore.

Don Giacomo, sin dal suo arrivo nella nostra città, ha mostrato grande caparbietà e volontà nell’agire a favore dei più umili e bisognosi, creando una rete capace di rispondere con coraggio alle istanze dei fratelli, riuscendo a leggere il tempo storico, affrontandone le numerose criticità con lo sguardo sempre rivolto all’agorà.

Progetto Sud, comunità da lui fondata nel 1976, rappresenta un esemplare modello di essere e fare comunità, uno strumento sociale, civico ed umano che si è velocemente radicato nei vari settori della società, con il solo strumento della solidarietà e del cum patire.

Don Giacomo ha dimostrato, inoltre, come criminalità e malaffare si combattano con la forza ed il coraggio di non cedere al compromesso, riuscendo a dimostrare come il male possa essere convertito in bene proprio attraverso uomini e donne che, come lui, credono nella libertà quale alfa e omega dell’agire umano.

Alla cultura, don Giacomo ha, poi, affidato il compito più arduo di liberare la terra di Calabria attraverso l’educazione della mente e del cuore dei più giovani affidando loro la missione di redimere la gente di Calabria dalle ingrate colpe che ricadono sul futuro della nostra terra.

Se pur sacerdote bresciano, don Giacomo è entrato subito nel cuore dei lametini con il suo essere un rivoluzionario nell’amore e per quell’incommensurabile coraggio di scelte che, se pur rischiose per la sua incolumità, avendo come fine il bene della collettività, sono state portate avanti con determinazione.

A lui, auguriamo di proseguire un buon lavoro, sicuro che alla sua mensa troverà sempre posto la giustizia, la fratellanza, l’uguaglianza, la carità.

Nel riconoscimento ricevuto, aggiungo il grazie dell’intera Città di Lamezia Terme per la quale oggi è giorno di festa e riflessione.nome dell’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, esprimo profonda letizia per il conferimento dell’onorificenza a Don Giacomo Panizza, designato dal Presidente Sergio Mattarella quale Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Nella motivazione di tale scelta, “l’impegno di tutta una vita, a favore dell’inclusione sociale attraverso una rete di volontariato che si occupa di individuare percorsi di recupero per persone in grave difficoltà”, ritroviamo in maniera incontestabile il paradigma esistenziale dell’instancabile Don Giacomo.

L’intera comunità lametina oggi gioisce perché chi tanto ha operato per il nostro territorio è stato identificato quale cittadino meritevole della gratitudine di una nazione intera, capace, con il suo operato, di costruire una rete che non si ferma alla sola nostra Città ma che viene riconosciuta di straordinario merito e valore.

Don Giacomo, sin dal suo arrivo nella nostra città, ha mostrato grande caparbietà e volontà nell’agire a favore dei più umili e bisognosi, creando una rete capace di rispondere con coraggio alle istanze dei fratelli, riuscendo a leggere il tempo storico, affrontandone le numerose criticità con lo sguardo sempre rivolto all’agorà.

Progetto Sud, comunità da lui fondata nel 1976, rappresenta un esemplare modello di essere e fare comunità, uno strumento sociale, civico ed umano che si è velocemente radicato nei vari settori della società, con il solo strumento della solidarietà e del cum patire.

Don Giacomo ha dimostrato, inoltre, come criminalità e malaffare si combattano con la forza ed il coraggio di non cedere al compromesso, riuscendo a dimostrare come il male possa essere convertito in bene proprio attraverso uomini e donne che, come lui, credono nella libertà quale alfa e omega dell’agire umano.

Alla cultura, don Giacomo ha, poi, affidato il compito più arduo di liberare la terra di Calabria attraverso l’educazione della mente e del cuore dei più giovani affidando loro la missione di redimere la gente di Calabria dalle ingrate colpe che ricadono sul futuro della nostra terra.

Se pur sacerdote bresciano, don Giacomo è entrato subito nel cuore dei lametini con il suo essere un rivoluzionario nell’amore e per quell’incommensurabile coraggio di scelte che, se pur rischiose per la sua incolumità, avendo come fine il bene della collettività, sono state portate avanti con determinazione.

A lui, auguriamo di proseguire un buon lavoro, sicuro che alla sua mensa troverà sempre posto la giustizia, la fratellanza, l’uguaglianza, la carità.

Nel riconoscimento ricevuto, aggiungo il grazie dell’intera Città di Lamezia Terme per la quale oggi è giorno di festa e riflessione”. Lo afferma in una nota il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro.

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