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Reggina: per sostituire Montalto fate pure con calma, siamo a malapena quintultimi

di Paolo Ficara – Mercato estivo sconfessato. La rescissione di Riccardo Correnti segue quella di Adriano Montalto, ma in casa Reggina persistono gli spinosi casi legati ad Edoardo Blondett ed Andrea Di Grazia. Il difensore è separato in casa, sostituito numericamente dal 2005 Desiato che stava facendo panchina ad Ischia. Il fantasista, altro ingaggio importante, non sembra aver legato col nuovo tecnico Alfio Torrisi. E valuta l’opzione Nissa.

Degli over presi in estate, non contando Franco Zenuni da tempo fuori dai radar, l’unico con un rendimento in crescita è Simone Edera. Per lo stesso Luca Ferraro, dopo l’infortunio patito contro la Vigor Lamezia, non si comprende bene se esista ancora un rapporto di fiducia reciproca.

Siamo a venerdì. Domenica, la Reggina sarà di scena ad Enna. Se di Correnti difficilmente si sentirà la mancanza, lo stesso non si può dire per la casella del centravanti. Quella di Enna sarà la terza partita senza Montalto. Ossia, senza che sia stato ancora sostituito sul mercato, dopo la rescissione consensuale. Nelle precedenti due gare, la Reggina ha ottenuto un punto.

I gol fin qui segnati dalla squadra sono 11. Persino la Vigor Lamezia ha fatto meglio. Tranquilli, fate pure con calma. Siamo a malapena quintultimi. In Serie D. Se ripensiamo a quando brontolavamo per la medesima posizione in Serie A, guardiamo intensamente un muro e prendiamo la rincorsa.

La stessa cosa dovrebbe farla chi ha sconfessato il mercato estivo degli over, ma ancora non riesce a fare altrettanto con gli under. Eppure lo scrivevamo, quest’estate, che un po’ tutti i 2007 della Juniores stavano andando via. Dopo aver vinto il torneo delle rappresentative, come titolari nella formazione del Girone I. I vari Caruso (centrocampista, Sambiase), Misefari (terzino, Barletta) e De Lorenzo (portiere, Savoia), oggi servirebbero alla Reggina come il pane.

Certo che non hanno prolungato il contratto. Non si può attendere che figurino bene a livello nazionale, in un torneo di fine stagione, per poi andare ad offrire circa 200 euro a testa. Con la “promessa” che se tutto va bene, andranno in panchina. Per poi prendere da fuori qualche loro pari età, al quadruplo dell’ingaggio prospettato ai ragazzi di Reggio.

Oggi è il mister Alfio Torrisi ad agire da manager. Ma sta trovando alcune porte chiuse, a prescindere se si rivolga ai procuratori piuttosto che direttamente ai calciatori. I “no, grazie” più fragorosi sarebbero stati quelli di Oliver Kragl, finito in panchina a Caltanissetta, e di Enrico Zampa che ha preferito rimanere a L’Aquila. Il fantasista ed il mediano sono stati con Torrisi rispettivamente a Trapani e a Matera.

Chi ha a cuore le sorti della Reggina dovrebbe chiedersi se questi “no, grazie” possano dipendere non tanto dallo stato di salute, quanto di serietà gestionale da parte di società e dirigenza. Al netto di dichiarazioni di circostanza, come “non ci fanno mancare niente” più altre esternazioni circa gli aspetti economici. Cui forse non crede nemmeno chi le afferma.

Domenica la Reggina va ad Enna. Torrisi si gioca tanto, e lo sa. Motivo per cui starebbe valutando un cambio di modulo. Peccato però che in rosa non esista un solo centrale di piede sinistro, qualora si volesse passare alla difesa a tre. Nulla contro i singoli ragazzi, non ci è mai piaciuto attaccare i giocatori. Bensì, chi li mette in campo anche di fronte a palese inadeguatezza. Ripresentare uno qualsiasi tra Fomete, Lagonigro o Lanzillotta rappresenterebbe una presa in giro verso sé stessi, ancor prima che verso il pubblico.

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