“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Marcellinara, il sindaco Scerbo alla minoranza: “Basito e spiazzato”

“Siamo noi ad essere rimasti basiti e totalmente spiazzati dalle posizioni, esternate sulla stampa dai consiglieri comunali di minoranza, relative alla nomina della nuova Giunta municipale di Marcellinara”: con queste parole il Sindaco di Marcellinara, Vittorio Scerbo, ha replicato affermazioni della minoranza consiliare, che continuano a mostrare solo livore nei confronti dell’Amministrazione eletta.

“Ci era parso, infatti, di cogliere – ha dichiarato il Sindaco- una apertura al dialogo e alla collaborazione, nelle parole pronunciate dal capogruppo di minoranza nel corso della seduta del consiglio comunale del 12 luglio scorso. Il capogruppo Ruga aveva, infatti, detto che, qualora ci fosse stata una donna tra gli assessori nominati in prima battuta, avrebbero desistito dal fare ricorso. Praticamente, superata la questione di genere, sarebbe venuto meno il ricorso e nulla avrebbero opposto al numero degli assessori.
E così, nella scelta degli assessori della nuova giunta, ho inteso recepire la questione di genere ed ho nominato un nuovo assessore nella persona della consigliera Maria Scali.
A questo puntò però, le parole del capogruppo si sono rivelate aria fritta, come già avvenuto anche su altri temi dal 10 giugno ad oggi. Molto probabilmente richiamato all’ordine dallo sponsor occulto, dal vero padrone del gruppo Marcellinara al Centro, il capogruppo Ruga è venuto meno a quel che aveva dichiarato, non in piazza, non sui social, ma nella massima assise istituzionale del Comune. Ovviamente quando parlo di sponsor occulto mi riferisco al consigliere regionale Antonio Montuoro che, non pago delle bocciature elettorali rimediate a Marcellinara, continua ad essere il vero capo dell’opposizione anche se svolge questo ruolo dietro le quinte.

Ora – ha ribadito in conclusione il Sindaco Vittorio Scerbo – l’obiettivo rimane unicamente la contestazione di una legge, la “Delrio”, che non ha sicuramente migliorato il lavoro di chi governa il territorio localmente. A livello nazionale abbiamo suscitato interesse, perché tutti contestano la legge ma il legislatore continua a nicchiare. Allora vedremo se si vuole realmente far partire da Marcellinara una battaglia politica che significa dare più forza e dignità ai Comuni e, soprattutto, togliere dal limbo in cui sono finite le Province, basti pensare all’inerzia con cui la Provincia di Catanzaro agisce su aspetti delicati quali le infrastrutture viarie, ad esempio, dimostrando di non avere più alcun rilievo amministrativo se non quello di assecondare le richieste di qualche capetto: vedasi caso della dirigenza scolastica spostata da Marcellinara e per cui siamo in attesa del verdetto del TAR”.

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