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Gruppo consiliare Marcellinara al Centro: “Il sindaco nomina quattro assessori, ma la legge ne prevede massimo due. Nella Repubblica autonoma di Marcellinara il rispetto delle regole è un optional”

“Nella Repubblica autonoma di Marcellinara succedono cose che neanche il genio degli autori dei film di fantascienza passati alla storia del cinema come pellicole cult sarebbe mai stato in grado di concepire. Il sindaco Vittorio Scerbo, oramai, va a ruota libera, nella convinzione che a lui tutto sia concesso, anche derogare alle normative vigenti”. Il Gruppo consiliare di minoranza “Marcellinara al Centro” commenta così il decreto con il quale il primo cittadino nomina il quarto assessore, nella persona della signora Maria Scali, con delega a Famiglia e Politiche sociali e del lavoro.

“Siamo davvero basiti – rimarcano Giuseppe Ruga, Caterina Scerbo e Alessandra Petitto – dall’ultima uscita del sindaco, che ha tutto il sapore della provocazione, soprattutto in considerazione del fatto che abbiamo presentato un ricorso al Tar contro il suo precedente decreto di nomina della Giunta comunale di Marcellinara per violazione della parità di genere e del numero di assessori, che da oggi, quindi, diventano ben quattro. Dove vogliamo arrivare? Invece di gettare acqua sul fuoco e adoperarsi per il bene della collettività, mettendo da parte anche i continui attacchi quotidiani sui social nei confronti della minoranza e dei suoi sostenitori, il sindaco continua a governare con indicibile arroganza politica e amministrativa, al solo fine di cercare visibilità fuori dalle mura domestiche; un atteggiamento che sta sempre di più portando all’isolamento il nostro comune”.

I consiglieri Ruga, Scerbo e Petitto, ancora, prendono atto di come “dopo il nostro ricorso al Tar che, contrariamente a quanto asserito dal sindaco autonomo, non è stato presentato per rallentare l’attività amministrativa, bensì per ripristinare il rispetto delle regole nel nostro comune, il sindaco abbia inserito una donna, alla quale sicuramente auguriamo buon lavoro, aprendo così alle quote rosa, e di questo non possiamo che esserne soddisfatti. Ma non possiamo, comunque, esimerci dall’evidenziare come il sindaco tiri dritto nella sua crociata, in barba al rispetto delle normative, che prevedono che nei comuni sotto i 3.000 abitanti gli assessori siano due. Il sindaco, da subito, invece ne ha nominati tre, lasciando addirittura fuori il primo degli eletti, Costantino Donato, al momento della composizione della Giunta; per giungere, adesso, al quarto assessore. Francamente, non ne comprendiamo la ratio. Se il sindaco, come ha sempre dichiarato, voleva fare una battaglia contro la legge Delrio, avrebbe potuto tranquillamente farla avviando dei percorsi differenti da quelli messi in campo. La giustizia amministrativa – concludono Ruga, Scerbo e Petitto – sicuramente farà luce su questo caso che, ribadiamo, è solo ed esclusivamente improntato a mera arroganza politica. Perseverando su questa strada, il sindaco relegherà la sua persona e, soprattutto, Marcellinara sempre di più ai margini del contesto politico calabrese”.

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