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Diego Boschini è il nuovo allenatore della Tonno Callipo femminile

È Diego Boschini di Ponte San Pietro (BG) il nuovo allenatore della Tonno Callipo femminile che la prossima stagione parteciperà al campionato di Serie C. Trentasette anni compiuti lo scorso 12 gennaio, Boschini è reduce dal sesto posto con L’Alba Volley, società piemontese femminile di Serie B2. Esperienza quasi decennale in panchina per il neoallenatore giallorosso, con inizi alquanto positivi essendo contrassegnati dal triennio 2014-2017 svolto in una delle società più blasonate d’Europa, ovvero la mitica Foppapedretti Bergamo, per intenderci tra i trofei vinti 8 Scudetti, 7 Champions League e 6 Coppe Italia. Proprio in quel triennio Boschini accumula esperienza fondamentale nei settori giovanili orobici ed anche in B2. Quindi nella stagione 2017-18 il passaggio alla Polisportiva Adrense in B2, non prima di aver contribuito a portare l’Under 18 della stessa squadra tra le prime quattro d’Italia. In quella stagione ha pure affiancato il selezionatore regionale della Lombardia Massimiliano Bruini per tutto il settore giovanile. Quindi l’approdo in Calabria: dal 2018-19 al 2021-22 quattro stagioni con il Volley Soverato in Serie A2 come viceallenatore. Ma non solo, a dimostrazione delle evidenti capacità tecniche anche l’assegnazione del ruolo di Direttore Tecnico di tutto il settore giovanile soveratese. Per chiudere ecco l’anzidetta scorsa stagione in B2 con l’Alba Volley.

In questa prima intervista Diego Boschini, apparso solare e sorridente, ha mostrato in modo naturale un paio di qualità fondamentali: intanto uno smisurato entusiasmo per la nuova avventura in Calabria ed ancora di più per l’approdo nella blasonata piazza di Vibo Valentia. Ed in secondo luogo, ma non meno importante, una grande voglia di fare con l’obiettivo di raggiungere ottimi risultati fin da subito.

In questa presentazione al pubblico vibonese e calabrese, anche qualche sfumatura personale di Diego Boschini come la passione per la fotografia e chissà – ha sussurrato – il desiderio di poter scattare un’istantanea nel Palasport vibonese ricolmo di sportivi e appassionati a tinte giallorosse.

Coach Boschini, iniziamo subito, arriva alla Callipo: come e perché?

“Il quadriennio vissuto a Soverato mi ha aiutato in questa scelta, in quanto ho avuto modo di conoscere la realtà calabrese e quindi anche la pallavolo della Tonno Callipo. Pur non avendo fatto la femminile la Callipo è sempre stata comunque un’eccellenza pallavolistica del territorio e come tale è impossibile non tenerne conto, soprattutto se fai questo di mestiere. E quindi quando è arrivata la chiamata da parte del direttore sportivo Peppe Defina è chiaro che c’è stato subito un forte interessamento da parte mia. Intanto perché il progetto che mi hanno presentato è stato subito importante, nel senso che ci siamo prefissati alcuni obiettivi che vorremmo raggiungere il prima possibile. Questa prospettiva mi ha stimolato molto ad intraprendere questa nuova avventura lontano da casa”.

Cosa le ha chiesto la società?

“È stato subito chiaro che la Callipo quando inizia a fare un progetto non lo fa tanto per fare. Quello che mi è stato chiesto è di avviare questo percorso per poi provare ad ambire ad obiettivi sempre più importanti”.

Iniziare questa nuova esperienza nel volley femminile, terreno finora inesplorato, la spaventa?

“Assolutamente no! Anzi è uno stimolo per me, perché credo che la Calabria, che conosco un po’, sia ancora vergine a livello pallavolistico e che ci sia ancora tanto lavoro da fare. Avere dunque un presidente ed una persona come Pippo Callipo che decide di attivare un progetto in campo femminile, allora significa dare una bella spinta a tutto il movimento. Quindi sono orgoglioso di tutto questo e vorrò esserlo ancora di più perché si può dare un bell’impatto a tutto il territorio. Ciò perché comunque in campo maschile la Callipo c’è già stata e continuerà ad esserci con la Serie B, mentre nel femminile è all’esordio e, a parte Soverato, manca un po’ una forza trainante. Quindi far parte di questo progetto significa entrare in questa ottica di crescita e miglioramento. È chiaro poi che ci saranno tante difficoltà e situazioni che dovremo gestire, occorrerà anche maturare insieme, però tutto ciò fa parte di un processo molto più grande e consistente”.

Quali saranno le qualità che dovrà avere la sua Tonno Callipo?

“Questa stagione sarà un po’ complicata viste le vicissitudini passate dalla società e conseguentemente il fatto che siamo arrivati tardi a fare mercato. Tuttavia, ci stiamo muovendo molto bene col direttore sportivo e quello che vuole essere quest’anno è un punto di partenza. Ovviamente ci sarà un obiettivo di risultato perché credo che ciò debba esserci sempre in qualsiasi squadra al di là della categoria. Stiamo procedendo alla costruzione della squadra e certo non mancano le difficoltà, che però stiamo cercando di limare trovando le soluzioni adeguate. La mia idea è quella di avere ragazze grintose e che, in primis, abbiano idea del progetto e dell’ambizione che la società vuole condividere con loro. Perché credo che questa sia la cosa più importante ovvero che le ragazze capiscano che dietro non c’è una società – come ho visto in tanti anni della mia esperienza – improvvisata, bensì un sodalizio che ha idee molto chiare su quello che vuole essere e che, soprattutto, vuole diventare. Quindi chiederò alle ragazze di essere parte integrante di questo processo e spero che siano orgogliose tanto quanto lo sono io”.

Cosa si sente di dire agli sportivi ed ai tifosi della Tonno Callipo?

“So per certo che in questo momento le acque sono ancora un po’ agitate al riguardo, perché comunque capisco la delusione da parte dei tifosi che si aspettavano una Superlega e invece si ritrovano una Serie B maschile ed una Serie C femminile. Posso comprendere il loro stato d’animo. Quello che dico loro però è che la Tonno Callipo Volley ha le idee chiare ed un progetto serio, per cui sarebbe bello che i nostri tifosi ci dessero l’opportunità di dimostrare sul campo che vale la pena di seguire anche il movimento femminile. Servirà pazientare, stare tranquilli perché sia la società che tutto lo staff tecnico lavoreranno per portare il nome di Tonno Callipo là dove merita”.

Tornando ai suoi inizi visti i tanti anni nel settore giovanile può dirsi un esperto in tal senso?

“Diciamo che ho esperienza nei vivai essendo partito appunto da lì, però gli allenatori esperti sono quelli che vincono gli scudetti, e chissà spero un giorno di arrivarci. Nei vivai si inizia con la cosiddetta gavetta per poi crescere e maturare altre e nuove esperienze come ho fatto io”.

A livello personale, Boschini come si innamora del volley?

“Il mio amore parte da piccolino: nel senso che ho iniziato a frequentare i palazzetti seguendo la Foppapedretti Volley Bergamo nell’epoca in cui vinse tutto. Ricordo che c’erano campionesse quali Maurizia Cacciatori, Keba Phipps, parliamo delle squadre di metà anni ’90 che hanno fatto la storia del volley femminile. E poi grazie anche ad un mio zio che era dirigente di quelle squadre, quindi seguivo la Foppa per tutta Italia per vedere le tante finali scudetto. Dunque, è stato quello il primo amore. Poi ero troppo piccolo allora, quindi ho dovuto maturare con gli anni passando anche dal basket, e però poi il grande amore per il volley è ritornato e da lì sta ancora continuando”.

Cosa ha significato stare a contatto con quella Foppapedretti entrata di diritto nell’epopea del volley femminile?

“Significa respirare pallavolo a pieni polmoni, formando anche una mentalità vincente, fatta di sacrifici e lavoro, qualità comunque legate un po’ al territorio dove sono nato e al contesto da dove provengo. Quindi per me quella è stata una saggia e proficua linea guida”.

L’anno scorso ha guidato in Piemonte l’Egea Alba Volley in B2, sesto posto finale ma soprattutto tanti titoli giovanili. Soddisfatto?

“Buonissimi risultati a livello giovanile sicuramente, un po’ meno per la prima squadra perché personalmente gli obiettivi di risultato li voglio raggiungere sempre. Purtroppo, però la stagione è stata condizionata dall’infortunio importante a metà stagione della nostra palleggiatrice, che ha condizionato un po’ il resto della stagione. Quindi c’è un po’ di rammarico perché sicuramente era un’ottima squadra però quando capitano queste situazioni diventano difficili da gestire e soprattutto poter raggiungere il risultato. Ciò perché le altre squadre, comunque, non ti lasciano giustamente nulla, per cui è rimasto un po’ di amaro in bocca anche se tutto sommato sono soddisfatto”.

Divagando un po’, è appassionato di fotografia?

“Sì, ho il babbo che ha fatto per anni il fotografo e quindi mi ha trasmesso questa passione anche se ultimamente il tempo per far fotografie non ce n’è molto, però quando è possibile mi piace dilettarmi anche in questo”.

Magari una bella istantanea da scattare sarebbe il Palasport colorato di giallorosso?

“Eh, sarebbe molto bella, farebbe bene un po’ a tutti: a Vibo, al Presidente, alle ragazze ed a tutti noi che ci lavoriamo. Quindi spero di vedere il Palasport pieno a tifare per la Tonno Callipo”.

Se Boschini non fosse diventato allenatore…?

“Forse quello che facevo prima di diventarlo, ovvero lavoravo nell’ufficio marketing di una Multinazionale tedesca”.

Poi però il richiamo del volley è stato più forte…. Buon lavoro ed in bocca al tonno coach Boschini!

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