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Primi ciak del docufim “Chi ha ucciso Giovanni Losardo?”

Iniziate le riprese del docufilm “Chi ha ucciso Giovanni Losardo?”, scritto e diretto dalla giovane regista calabrese Giulia Zanfino, progetto risultato tra i beneficiari dell’Avviso pubblico “per la concessione di contributi per l’attrazione e il sostegno di produzioni audiovisive e cinematografiche nazionali ed internazionali nel territorio della Regione Calabria – annualità 2019”, promosso dalla Fondazione Calabria Film Commission. Progetto premiato anche per la valorizzazione delle maestranze locali. “Chi ha ucciso Giovanni Losardo” è infatti una produzione tutta calabrese, che valorizza la maturità raggiunta dal comparto regionale anche grazie agli sforzi prodotti, in tale direzione, dalla Calabria film Commission.

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Il docufilm sarà realizzato con la fotografia di Mauro Nigro, i costumi di Giuseppe Ricciardi, le scenografie di Antonio Giocondo, il casting di Francesca Marchese, le location di Francesco Mollo, la produzione esecutiva curata da Fabrizio Nucci, Nicola Rovito e Andrea Solano della Open Fields Productions e l’interpretazione dell’attore reggino Francesco Villari. Nato da un’idea di Francesco Saccomanno e prodotto dall’Associazione Culturale “Con i miei occhi”, il docufilm ha ottenuto il prestigioso patrocinio della Commissione parlamentare antimafia e il sostegno di molte realtà del territorio: dalla Fondazione Carical al Parco nazionale della Sila, dai comuni di Acri, Paola, Casali del Manco, al noto marchio del Tirreno Colavolpe e alla Pro Loco di Acri, dimostrando ancora una volta come, a fronte di progetti validi, il territorio sia pronto a “fare sistema” con un processo virtuoso di partnership pubblico – privato, più volte attivato dalla Fondazione Calabria Film Commission al fine di consolidare il settore industriale dell’audiovisivo regionale.

“Con questo progetto sono felice di poter rappresentare le donne di Calabria impegnate nel cinema, e credo sia il primo caso in assoluto, nella regione, in cui la regista e la produttrice, sono ambedue donne calabresi, che vivono e lavorano stabilmente in Calabria – afferma la regista Giulia Zanfino -. La sfida è anche quella di raccontare cosa sia rimasto della grande eredità di Losardo, e il cinema in Calabria, è retorico ribadirlo, ha anche questo ruolo, al di là della poetica personale di ogni autore. Custodire la memoria, interrogare la realtà e valorizzare l’humanitas che abbiamo ereditato dal nostro passato”.

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