Il management dell’Azienda provinciale sanitaria di Vibo Valentia, presieduto dal Commissario Straordinario Giuseppe Giuliano, martedì 28 marzo, alle ore 12, a Palazzo Ex Inam, riceverà una delegazione dell’Assemblea, organizzata l’11 marzo scorso nella sala della Biblioteca Comunale di Vibo Valentia, dall’Associazione “Ali di Vibonesità”, nel corso della quale si è discusso, come si ricorderà, su un tema di scottante attualità: “La sanità, in Calabria, è un peso o una risorsa ?”, assenti le istituzioni, la politica, la sanità con la Conferenza dei sindaci, i sindacati.
Il massimo esponente dell’Asp, in sostanza, ha accolto la proposta avanzata dall’ex Commissario Straordinario dell’Asp di Vibo Valentia e oggi Portavoce dell’Associazione “Comunicata Competente Calabria”, Rubens Curia, che ha lasciato un bel ricordo di “attento e forte impegno per la sanità vibonese” e che è sceso in campo a dare una mano con la sua certificata e collaudata esperienza, per discutere il documento finale approvato, all’unanimità, dall’Assemblea dei presenti e che rappresenta la sintesi delle legittime istanze che i cittadini vibonesi sottoporranno all’attenzione di Giuseppe Giuliano rispetto alla grave e non più tollerabile situazione che si à venuta a determinare nell’attività del presidio ospedaliero di Vibo Valentia e delle strutture territoriali oltre che nella medicina territoriale.
In pratica il documento approvato all’unanimità dai Comitati ospedalieri di Tropea, Serra San Bruno, Soriano, Pizzo, dall’Associazione difesa e territorio di Nicotera, dal direttore referente del San Giuseppe Moscati, dalle Associazioni Ali di Vibonesità, Valentia, Unesco di Tropea, Associazione italiana persone down e da molti cittadini presente all’assemblea, contiene un “patto per un nuovo modello culturale della tutela della salute nell’Asp di Vibo Valentia” e mira a garantire percorsi assistenziali integrati a livello territoriale ed ospedale-territorio; la continuità della presa in carico del paziente cronico; il potenziamento e l’attivazione delle “strutture sanitarie territoriali intermedie”; una rete ospedaliera moderna ed efficiente; attenzione alle aree interne; l’attuazione del PNRR ( edilizia sanitaria e acquisto delle attrezzature medicali); attrezzature medicali finanziate dalla legge 60/19; rapida utilizzazione dei fondi “Covid -19 legge 77/2020 e la “prevenzione” come scelta centrale di politica sanitaria.
A questo e ad altro è chiamato a dare una risposta Giuseppe Giuliano.
Quello tra Giuseppe Giuliano e Rubens Curia sarà un bel confronto: entrambi occupano ed hanno occupato la stressa poltrona.
“Ali di Vibonesità”, “Comunità Competente Calabria” e quindi Comitati Ospedalieri e Associazioni e quanti sono interessati ad una immediata soluzione dei disagi e delle difficoltà che ormai da anni travolgono il campo della sempre più avvilente emergenza dei servizi sanitari, prendono, tuttavia, atto della piena disponibilità di Giuseppe Giuliano e sono pronti a proporre una nuova idea per ricevere risposte immediate alla tutela del diritto alla salute del cittadino, a partire dal coinvolgimento nel previsto ed essenziale Comitato Consultivo per gli Utenti.
Per guadagnare questo inderogabile e legittimo obiettivo l’assemblea dei cittadini di Vibo Valentia e provincia si affida alla competenza e alla capacità organizzativa di Rubens Curia e di Soccorso Capomolla per attuare una inversione di rotta che diventa obbligatoria al cospetto del disastro esistente nei punti più nevralgici dell’assistenza e cura ospedaliera.
Si conta anche sulla grande e convinta spinta fornita da quanti nelle varie strutture si sono associati all’iniziativa portando tutte le note dolens del territorio e della medicina territoriale all’attenzione dell’opinione pubblica e non solo dell’Asp, cosa che non riesce a fare l’apposita e competente Conferenza dei Sindaci.
L’atteso incontro di martedì 28 all’Asp diventa momento di riflessione ed invito a non stare a guardare da parte di politica, sanità, sindacati e istituzioni che non riescono a realizzare un tavolo operativo comune, distante da ogni bandiera, per dare una risposta al cittadino che soffre il qualunquismo e il pressapochismo di chi è preposto a promuovere la buona politica nella sanità.