E’ stata presentata a Sant’Onofrio la proposta di Legge regionale sulle Cooperative di comunita’ formulata dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo. “L’iniziativa, promossa dallo stesso consigliere regionale – e’ detto in un comunicato – e’ stata realizzata con la fattiva collaborazione della Cooperativa di comunita’ Sant’Onofrio 3.0 e di Legacoop e, inoltre, si e’ avvalsa del gratuito patrocinio del Comune del vibonese. All’incontro hanno preso parte, oltre al proponente della Legge regionale, il sindaco Antonino Pezzo, il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, il presidente di Legacoop Calabria Lorenzo Sibio, il vicepresidente di Legacoop Calabria con delega alle Cooperative di comunita’ Maurizio De Luca.
“In Calabria, dove maggiori sono diseguaglianze e sofferenze – ha detto Lo Schiavo – le Cooperative di comunita’ possono assumere una funzione ancora piu’ incisiva rispetto a regioni dove pure sono piu’ diffuse. Possono, in altre parole, rappresentare un baluardo contro lo spopolamento e la grave emorragia demografica delle aree interne e dei piccoli comuni. Centri spesso isolati, senza infrastrutture e servizi, nei quali uno strumento estremamente duttile come quello previsto dalla legge si presta a molteplici approcci: dalla produzione energetica alla produzione di beni e servizi, dalla gestione di beni pubblici alla valorizzazione del paesaggio o dei prodotti locali. Un sistema in cui i cittadini sono al tempo stesso produttori e consumatori, imprenditori e fruitori”.
“Sul piano politico – ha aggiunto il consigliere regionale – la legge si propone l’obiettivo di portare la Calabria al passo di altre regioni che hanno gia’ normato il settore pur in assenza di un quadro nazionale di riferimento. Quindi si vuol dare un riconoscimento giuridico a qualcosa che gia’ esiste e si offre uno strumento tecnico utile per il rafforzamento di sistemi economici locali scaturiti dal basso”. Il presidente di Legacoop Calabria, Sibio, ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione. “Teniamo molto alle cooperative di comunita’ – ha detto Sibio – perche’ rappresentano il modello di rigenerazione sociale ed economica in cui crediamo, che prevedendo la collaborazione tra cittadini, territorio ed enti puo’ dare risposte concrete al rischio spopolamento di borghi e paesi, che resta il nostro obiettivo”.
“Dobbiamo essere consapevoli – ha aggiunto il vice presidente di Legacoop Calabria, De Luca – che la rigenerazione di un paese, di un borgo, di una comunita’ e’ nelle mani dei cittadini di quella comunita’, sono loro che possono risollevarne le sorti. Non sono gli annunci, le promesse, la quantita’ infinita di soldi che i nuovi strumenti stanno catapultando sulle nostre teste a far rinascere una comunita’. Una comunita’ rinasce soltanto se siamo in grado di piantare e far germogliare il seme dell’autodeterminazione, dell’economia collaborativa, di tutti quei processi che facciano ritornare i cittadini ad essere parte attiva di una comunita’”.