L’ANCADIC e il Comitato Torrente Oliveto hanno segnalato alle articolazioni comunali di Motta San Giovanni che il Lungomare Cicerone di Lazzaro continua a rimanere al buio giacché l’impianto di illuminazione non è funzionante.
Con riferimento all’opera pericolosa per la pubblica e privata incolumità consistita nel posizionamento di un gruppo elettrogeno con annessi connettori elettrici ed elettronici-ubicata sulla carreggiata stradale del Lungomare Cicerone e destinata a servire l’antistante stazione di sollevamento ISI del nuovo depuratore sito in contrada Oliveto, si è omesso di collocare i segnali ed i ripari prescritti dalla legge o dall’Autorità per impedire pericoli alle persone in un luogo di pubblico transito, e in particolare attesa la peculiare collocazione della predetta opera si è omesso di collocare la segnaletica prevista dagli art.39 e seg. del D.L 30.4.1992 n. 285 idonea a preavvisare la situazione di pericolo, anche attraverso l’apposizione di segnali luminosi ed ad imporre conseguentemente ai conducenti delle autovetture in transito di mantenere una guida prudente, non sussistendo le condizioni di sicurezza per la viabilità.
Ci risulta che nella predisposizione del progetto di fattibilità tecnico-economica denominato “Riqualificazione del Lungomare Cicerone di Lazzaro e collegamento stabile vie d’accesso” finanziato con delibera CIPE nr. 26/2016 per un importo
complessivo di 1.700.000,00 euro ed approvato con delibera di Consiglio Comunale nr. 40/2017 del 9/11/2017 si è proceduto a prevedere lo spostamento di tutti gli impianti a servizio della stazione di sollevamento ”Gardenia” in area retrostante rispetto all’attuale collocazione. Tale area è oggetto di vincolo preordinato all’esproprio per la realizzazione dell’opera pubblica sopra richiamata. Ci risulta altresì che il Comune si è già attivato a prendere accordi con il proprietario dell’area per anticipare le operazioni di spostamento degli impianti, il quale ha già manifestato la preliminare disponibilità a procedere in tal senso. Sono trascorsi oltre sei anni è tutto incomprensibilmente è fermo.
In ogni modo l’intervento non è più prorogabile atteso la pericolosità che l’opera così come collocata è una minaccia per la circolazione stradale. Tale presunta pericolosità si è concretizzata con l’indicente avvenuto di giorno in data 23 aprile 2022 quando un Land Rover ha sbattuto contro la struttura demolendo una porzione del battuto di cemento e la sovrastante rete metallica di recinzione. Tanto si segnala per il solerte spostamento senza ulteriore esitazione della struttura in trattazione.