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Il bilancio di fine anno del procuratore dei minori, Di Palma: “Obiettivo riconoscere la dignità dei giovani”. Fenomeno pornografia minorile dilagante

di Claudio Cordova – “Soddisfazione”. Ma anche “dignità”. O, ancora, “recupero”. Sono alcune delle parole chiave del bilancio di fine anno tracciato dal procuratore del Tribunale dei minori di Reggio Calabria, Roberto Di Palma che, in un momento in cui, sempre più spesso, i cittadini sentono lo Stato distante, ha deciso di rendicontare, da uomo delle Istituzioni, il lavoro svolto nel 2022.

LA VICINANZA DELLO STATO

E’ proprio questo un filo rosso che traccia la via nel ragionamento del procuratore Di Palma: “Non deve esserci distacco tra cittadinanza e Istituzioni” ha detto spiegando i motivi dell’incontro con la stampa. Ma, nell’opera, ormai trentennale in magistratura di Di Palma, questa è una stella polare: “Lo Stato non deve abbandonare, non deve lasciare indietro nessuno”.

Soprattutto i minori, spesso spaesati, privi di punti di riferimento. E, quindi, possibili prede del malaffare che, a queste latitudini, si chiama ‘ndrangheta. “Dietro l’errore di un minorenne c’è spesso una famiglia che non funziona, c’è il mancato riconoscimento della dignità in ambito sociale e familiare dei ragazzi” ha aggiunto Di Palma.

I NUMERI

Il procuratore dei minori di Reggio Calabria ha fornito i dati sull’attività svolta nel 2022. Nell’anno solare (numeri aggiornati al 28 dicembre) sono stati aperti 195 fascicoli nei confronti di persone note. Un dato in linea con il 2021, allorquando ne furono aperti 197. Sostanzialmente simile anche il numero dei fascicoli contro ignoti: 41 nel 2022 a fronte dei 49 del 2021. Nel 2021 erano stati 4 i minori fermati o arrestati, dato in linea con i 5 del 2022.

Crescono, invece, i cosiddetti “atti relativi”. Quelli, cioè, che allo stato dei fatti non indicano una fattispecie di reato, ma che vanno monitorati. Si tratta, soprattutto di vicende familiari che, poi, possono sfociare in procedimenti penali o civili. In questo caso il numero è di 312 a fronte dei 249 del 2021. Così come crescono sensibilmente le Messe alla prova (MAP), strumento che Di Palma reputa preziosissimo per il recupero dei minori.  Si tratta di uno strumento che prevede la sospensione del processo e l’affidamento del minore al servizio sociale: “Il nostro obiettivo – ha aggiunto Di Palma – non è quello di creare ‘pregiudicati’, ma di recuperarli. E’ questo lo scopo della giustizia minorile e questo non significa che sia una ‘giustizia a buon mercato’ in alcun modo”.

Da ultimo, crescita esponenziale anche dei fascicoli civili, che nel 2021 erano stati 1506 e che, invece, nel 2022, sono 2087. Questo, nell’analisi del procuratore dei minori, significa che i servizi sociali funzionano sempre meglio nel distretto reggino.

PORNOGRAFIA MINORILE DILAGANTE

Il procuratore Di Palma, quindi, si dice soddisfatto del lavoro svolto nell’anno solare. Tra i reati più comuni riscontrati nei più giovani vi sono quelli contro il patrimonio. Furti e ricettazione, soprattutto. Grande attenzione, poi, è stata destinata al fenomeno delle risse che, soprattutto nella stagione estiva, hanno creato scalpore e allarme sociale in città. Secondo l’analisi di Di Palma quelli sono fatti da ricondurre a vicende episodiche e non hanno nulla o quasi di preorganizzato. Non è tracciato, al momento, quindi, un fenomeno come quello delle “baby gang”, che, invece, in altre zone d’Italia è fortissimo.

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Di Palma ha infine definito “dilagante”, invece, il fenomeno della pornografia minorile. Non tanto e non solo nella ricerca di immagini pornografiche fuorilegge nel deep o nel dark web. Quanto nella produzione stessa di immagini private hot da parte di minori, maschi e femmine. Un dato che gli investigatori hanno riscontrato su quasi tutti gli smartphone analizzati nel corso delle indagini. Il che, evidentemente, apre un ulteriore tema di dibattito e di riflessione sul ruolo dell’educazione. Anche e soprattutto con riferimento alla sfera intima e sessuale.

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