Si ritorna a parlare di sanità e di diritti mancati, come il potersi curare in loco nei territori di appartenenza. Questo il tema centrale dell’incontro pubblico “ Cultura e Sanità”che si è svolto presso la Sala Parrocchiale di Bocale (RC) Ospiti e relatori dell’incontro il dott. Rubens Curia autore del libro “Per una Sanità Partecipata” ed il dott. Linuccio Caserta direttore del centro di Medicina Solidale ACE a Pellaro. La presidente Concetta Romeo introduce parlando della grave situazione di disagio della cittadinanza della zona sud che persiste ormai da quasi due anni a causa della chiusura della struttura Asp polispecialistica di Pellaro, sita sulla 106 al palazzo Cardea. Un territorio, di circa diecimila mila abitanti che in estate raddoppia, ed arriva fino a quarantamila servendo anche tutte le utenze fino a Lazzaro, che è stato privato di una struttura così importante per le tante branche specialistiche che vi erano al suo interno (oculistica, cardiologia, otorino, diabetologia, urologia, dentista, allergologia, ect) oltre ai servizi amministrativi che servono per le tante procedure burocratiche(vedi scelta e revoche medici, esenzioni, richieste presidi sanitari). Eppure già subito dopo la chiusura, circa due anni fa avevamo suggerito all’amministrazione comunale, che stava cercando fra i suoi immobili, uno da destinare a tale utilizzo, di mettere almeno il “punto amministrativo” all’interno del Centro Civico di Pellaro per limitare il disagio, svolgendo così un grande servizio per tutti gli anziani che a tutt’oggi devono invece recarsi a Reggio alla struttura Asp Polo Sud, ingolfando la stessa con lunghe file di attesa. Ma sembra che tutto ciò non interessi più a nessuno, lo denota il silenzio dell’amministrazione, che pare avesse dato la disponibilità di un bene quale l’ex ufficio di collocamento, sito all’inizio di Pellaro lato nord , sia alla cittadinanza che non partecipa agli incontri e non si ribella. L’incontro pubblico era stato proposto proprio per continuare a sollecitare sia l’Asp che l’amministrazione a trovare una soluzione ma nessuno dei soggetti è stato presente all’incontro. Ringraziamo il dott. Rubens Curia per le tante informazioni forniteci, ed alla disponibilità della “Comunità Competente” che rappresenta nel supportarci. In linea con la loro attività di volontariato che si avvale della competenza di tanti professionisti , sostiene le iniziative che nascono da gruppi organizzati con proposte precise, non sostituendosi ai cittadini ma con le loro competenze sostengono le Associazioni. La nostra Pro Loco, su sua indicazione oltre al lavoro profuso finora attraverso le denunce e gli appelli agli organi competenti, si attiverà a sensibilizzare altre associazioni locali per richiedere la riapertura del Poliambulatorio, che dovrà essere digitalizzato ed usufruire di fondi per l’acquisto di attrezzature medicali, valutare la possibilità di aprire un AFT h12 e potenziare il Consultorio Familiare. A piccoli passi possiamo farcela, bisogna che ogni cittadino prenda CONSAPEVOLEZZA dei diritti negati in tema di salute, partecipando alle iniziative proposte, come gli incontri pubblici e le pacifiche proteste direttamente presso gli enti preposti. Non bisogna rassegnarsi. Graditissima è stata la presenza e la testimonianza diretta, della ex responsabile del Poliambulatorio di Pellaro la cara dott.ssa F. Furfaro che ha partecipato all’incontro, raccontandoci di come tanti anziani la ritrovano alla struttura del Polo Sud e non fanno altro che lamentarsi per il disagio e la difficoltà anche economiche per farsi accompagnare , spendendo fino a 50€, ripetendogli sempre la stressa frase: “Quando ritornerà a Pellaro il Poliambulatorio??”” La stessa ci riferiva come la struttura di Pellaro è stata per anni un fiore all’occhiello del territorio con le tante branche specialistiche con medici che soddisfavano il diritto alla salute ed il clima familiare che si era creato all’interno dove i pazienti non subivano lunghe liste d’attesa grazie ai tanti medici disponibili ed alla cordialità di tutti gli infermieri ed amministrativi. Fra i relatori il dott. Linuccio Caserta che dirige la struttura retta dai volontari del Centro Ace a Pellaro che da anni opera sul territorio cercando di abbattere le disuguaglianze, garantendo con i propri medici volontari il diritto a potersi curare gratuitamente. In questi specifici ultimi due anni di assenza del Servizio Sanitario Nazionale, sono stati un presidio importantissimo per la comunità a cui va il nostro più sentito ringraziamento. Come diceva il dott. Caserta bisogna partire dalla prevenzione, evitare che ci si ammali, mantenendo uno stato di salute accettabile sopra i 65 anni. La tutela della salute come risorsa. La Pro Loco Reggio Sud continuerà con l’impegno a porre in essere le proteste che diventano proposte affinchè Pellaro possa ritornare ad avere Strutture Sanitarie Nazionali sul territorio, la medicina di prossimità è fondamentale per tutta la società.
Incontro pubblico “Cultura e Sanità”, la Pro Loco Reggio Sud: “Chiediamo la riapertura Poliambulatorio”
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