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Reggio Calabria, Vincenzo Marra: “Stampa baluardo di democrazia se non contaminata da strumentalizzazioni e mistificazioni”

“La libertà di stampa è un fondamento irrinunciabile per la democrazia del nostro Paese. A maggior ragione per i dibattiti pubblici che animano le dinamiche politiche delle città, le cui azioni di governo, è sacrosanto vengano poste all’attenzione dei cittadini, i quali hanno il compito di giudicarle anche grazie al contributo di verità offerto loro”. È quanto si legge in una nota del Presidente del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, Vincenzo Marra.

“Con altrettanta autentica convinzione – prosegue -, penso che la comunicazione politica debba essere imparziale e critica, affinché possa essere dotata di credibilità e chiarezza. Nel mio mandato politico ed istituzionale, ho sempre affidato agli organi di stampa e ai singoli giornalisti, l’attenzione e il rispetto che il loro ruolo e la loro funzione di pluralità meritano. Per questa ragione, sommessamente mi permetto di raccomandare ai protagonisti dello scenario dell’informazione, di evitare il rischio di contaminazioni tese a strumentalizzare e mistificare l’impegno dell’amministrazione comunale, profuso con serietà e con alto senso delle istituzioni”.

“Le tante difficoltà che in questi lunghi otto anni l’‘amministrazione Falcomatà’, e recentemente quella guidata da Paolo Brunetti, hanno affrontato – spesso superandole – non sono state mai sottaciute o sottratte all’analisi, agli approfondimenti e alla disponibilità della stampa locale, proprio perché questa, rappresenta la massima espressione di servizio alla verità.  Sacrificio, lavoro, dedizione, competenza sono valori che ogni giorno, accompagnano lo sforzo di questa maggioranza di aggredire con la schiena dritta le tante sfide che riguardano il presente ed il futuro della città. E questo – aggiunge Marra – è un fatto, per il quale auspico vi sia testimonianza storica, e per il quale già è stata espressa una vigorosa espressione popolare. E se così sarà, la stampa non dovrà far altro che lasciarsi giudicare per la certezza dei contenuti e per la qualità del contributo che saprà riservare all’opinione pubblica”.

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