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Strage migranti a Cutro, gli scafisti “girarono ‘video promozionale’ durante la traversata”

Durante la traversata conclusa con il naufragio davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro in cui sono morte almeno 94 persone, gli scafisti girarono dei video a fini promozionali. È quanto ha raccontato uno dei superstiti, l’iraniano Rezappourmoghaddam Motjabu ai giudici di Crotone nell’incidente probatorio nell’inchiesta a carico dei presunti scafisti. I video sono stati acquisiti dalla procura.

Ai migranti, ha spiegato il teste, è stato chiesto, come se fossero stati in crociera, di inneggiare a colui che si presume sia stato l’organizzatore della traversata, il trafficante che aveva una sorta di ‘agenzia viaggi’ in Turchia.

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Il testimone ha risposto alle domande del pm, Pasquale Festa, e degli avvocati delle parti raccontando il viaggio sin dalla permanenza in Turchia. L’iraniano, con l’aiuto di un album fotografico, ha indicato anche i ruoli sulla barca, dai comandanti (indicati nel turco Gun Ufuk arrestato in Austria, nel siriano che è deceduto e in un’altra persona che risulta irreperibile) mentre per i due pakistani indagati (Khalid Arslan ed il minore) ha detto “hanno dormito con noi nelle case abbandonate di Instanbul prima della partenza verso Izmir” aggiungendo che sulla barca fungevano da intermediari per tradurre gli ordini e per tenere l’ordine. In particolare, poi, ha indicato in aula Sami Fuat come “una persona che non dava ordini ma era evidente che si trattava di una persona importante”.

 

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