Il Consiglio comunale, riunitosi nella sala delle adunanze di Palazzo dei Bruzi, sotto la Presidenza di Giuseppe Mazzuca, ha approvato dopo una lunga seduta, il Documento Unico di Programmazione 2026/2028 e la salvaguardia degli equilibri di bilancio, ai sensi dell’art. 193 del D.Lgs n. 267/2000. La massima assemblea cittadina ha anche ratificato le due ratifiche delle variazioni di bilancio all’ordine del giorno. Le pratiche di bilancio sono state accorpate in un’unica discussione e votate separatamente. Il Documento Unico di Programmazione è stato votato a maggioranza con il voto contrario dei consiglieri di minoranza Michelangelo Spataro, Giuseppe d’Ippolito, Francesco Luberto, Alfredo Dodaro e Antonio Ruffolo e con l’astensione della consigliera Bianca Rende. Con gli stessi esiti è stata poi approvata la pratica della salvaguardia degli equilibri di bilancio. La prima variazione di bilancio, approvata dalla giunta con deliberazione n. 100 del 25 giugno scorso, è stata approvata con identica votazione delle pratiche precedenti, mentre la seconda variazione, riguardante la deliberazione di giunta comunale n. 109 adottata il 2 luglio scorso e relativa al finanziamento da parte della Regione del rifacimento di alcuni settori dello Stadio San Vito-Marulla per circa 7 milioni di euro, è stata ratificata dal Consiglio comunale all’unanimità. Il civico consesso ha, inoltre, dato il via libera anche all’approvazione del Progetto esecutivo e del Piano particolare di esproprio relativo agli immobili interessati dall’intervento denominato “Lavori di riqualificazione quartiere Santa Lucia – lotto 2°. Disco verde del consiglio comunale anche all’approvazione del Progetto per la realizzazione di edifici a carattere misto residenziale e uffici, in area regolamentata dal piano particolareggiato Frazione Donnici; così come all’approvazione dello schema di convenzione relativo al Progetto per la costruzione di un complesso edilizio destinato ad attività direzionali, commerciali e residenze, in un’area ricadente in Zona Territoriale Omogenea B2, tra Via Cesare Gabriele e Via Costantino Mortati. La massima assemblea cittadina ha approvato anche lo schema di convenzione relativo al progetto per la realizzazione di un fabbricato residenziale multipiano in un’area ricadente in Zona territoriale Omogenea B5, a margine delle sedi stradali di via Paolo Borsellino e via Rocco Chinnici. Queste pratiche urbanistiche sono state illustrate all’aula dal dirigente del settore urbanistica, Ing.Francesco Azzato e sono state approvate con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione e della consigliera Bianca Rende.
Dopo il rinvio, richiesto dal consigliere Giuseppe Ciacco, del nono punto all’ordine del giorno, riguardante l’approvazione del regolamento relativo al “Tavolo per le Pari Opportunità” (il rinvio è stato chiesto per dare modo di completare l’istruttoria, in attesa di un parere tecnico degli uffici), il Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca ha chiesto una sospensione per consentire alla conferenza dei capigruppo di riunirsi per trovare un’intesa sul successivo punto all’ordine del giorno in discussione e cioè l’atto di indirizzo per l’assegnazione di strutture di proprietà comunale. Al ritorno in aula, dopo una lunga interruzione, la pratica è stata illustrata dal dirigente al patrimonio Giuseppe Bruno. Quindi è stata approvata a maggioranza, con l’astensione dei consiglieri comunali di minoranza Alfredo Dodaro, Giuseppe d’Ippolito e Michelangelo Spataro. Sul punto d’Ippolito aveva proposto una sua mozione emendativa del testo originario che, posta ai voti dal Presidente Mazzuca, ha riportato il voto favorevole dei tre consiglieri di minoranza, ma è stata respinta dall’aula. L’ultimo punto all’ordine del giorno e cioè la discussione sugli immobili morosi, così come richiesto con apposita interrogazione presentata dal consigliere Michelangelo Spataro nella seduta del Consiglio Comunale del 9 luglio scorso, è stato poi rinviato per assenza del delegato del Sindaco al patrimonio. Il consigliere interrogante, Michelangelo Spataro, ha chiesto al Presidente Mazzuca che il punto, essendo rimasto l’unico inevaso della seduta, venga discusso come primo punto del prossimo consiglio comunale. Il Presidente Mazzuca ha acconsentito alla richiesta.
Il dibattito
Sul DUP e sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio ha relazionato il Dirigente del settore Bilancio e programmazione finanziaria, Marco De Rito.
“Il Documento unico di Programmazione – ha esordito De Rito – è lo strumento di pianificazione delle attività dell’Amministrazione, obbligatorio per legge, ed è il presupposto necessario ai fini dell’approvazione del bilancio di previsione. Il DUP è disciplinato dall’art.170 del testo unico che individua come termine di approvazione il 31 luglio dell’anno precedente rispetto al periodo di interesse del documento stesso. Il settore bilancio – ha aggiunto De Rito – ha inteso rispettare questa tempistica, anticipando peraltro di qualche giorno la scadenza di legge. Il Dup si compone di due sezioni: quella strategica e quella operativa. Ma il documento nella sua interezza è un documento strategico per l’approvazione del bilancio di previsione 2026-2028. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale, che è quello di riconfermare anche quest’anno l’approvazione del bilancio di previsione nelle tempistiche dettate dalla legge, con l’approvazione del DUP 2026/2028 – ha rimarcato il dirigente al bilancio – segna i primi passi di creazione e formulazione del bilancio di previsione. Seguiranno poi i vari documenti propedeutici all’approvazione del bilancio che fa partire il suo percorso ufficiale con l’approvazione del Dup e poi prosegue, entro il 15 settembre, con la deliberazione di giunta riguardante gli atti di indirizzo della formazione del bilancio, seguita poi dagli atti successivi”. Marco De Rito ha inoltre sottolineato che “all’interno del Dup si rinviene – e questa è una delle innovazioni che sono state apportate – la rilevanza economica della previsione della dotazione organica che sarà strutturata in tutta la sua organizzazione ed inserita nel PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione). La rilevanza economica e quindi l’attestazione di copertura della spesa imputata al PIAO e alla dotazione organica prevista trova la sua congrua previsione nel bilancio di previsione 2025/2027, per le annualità di competenza.
Ulteriore dato è che il DUP, nelle annualità 2026 e 2027, ingloba i dati del bilancio di previsione per il secondo e terzo anno, mentre per il terzo anno del DUP viene duplicato quello che è il terzo anno del bilancio di previsione autorizzativo, oggi in essere. Nel DUP 2026/2028 si riscontra l’aggiornamento del Piano triennale delle opere pubbliche approvato dalla giunta con delibera n.103 del 25 giugno 2025.
Gli obiettivi strategici – ha detto ancora il dirigente del settore Bilancio – rimangono per lo più confermati. Quelli operativi, che rappresentano gli obiettivi del bilancio di previsione, confermano nello specifico la volontà dell’Amministrazione di raggiungere tutte le misure e le azioni inserite all’interno del piano di rientro sottoscritto dal comune di Cosenza con il Ministero dell’Interno (Art. 268, comma 2 del TUEL) recuperando la quota di disavanzo da ripianare annualmente. Inoltre l’Amministrazione si è posta un arduo obiettivo, quello di migliorare per il secondo anno consecutivo, il risultato di amministrazione finale. Se così fosse, non soltanto si raggiungerebbe l’obiettivo del recupero della quota di disavanzo annuale prevista nel 268, ma si avrebbe una maggiore disponibilità operativa all’interno del bilancio, così da incrementare quelli che sono gli strumenti prudenziali (fondi di accantonamento) a tutela delle casse comunali. Tale finalità rappresenta la volontà dell’amministrazione di perseguire gli obiettivi di risanamento e consolidamento delle casse comunali”.
Assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri
“L’assestamento generale di bilancio e la salvaguardia degli equilibri – ha poi spiegato De Rito nella sua relazione – rappresentano parimenti un adempimento cui si dà corso secondo le tempistiche ordinarie del 31 luglio. In fase di salvaguardia l’Ente opera un controllo su tutti i fattori che possono incidere sugli equilibri di bilancio e verifica la necessità di apportare delle variazioni agli stanziamenti approvati con il bilancio di previsione. In merito alla salvaguardia degli equilibri, il settore finanziario in questa fase deve verificare se dai vari settori comunali, vengono segnalati debiti fuori bilancio che possono insorgere e quindi creare le disponibilità in bilancio per il riconoscimento. Inoltre il settore finanziario deve verificare le variazioni significative dei residui attivi e passivi, rispetto al rendiconto di bilancio, l’adeguatezza del fondo crediti di dubbia esigibilità e il principio fondamentale del rispetto degli equilibri di bilancio. Il legislatore quest’anno ha inteso richiedere ai dirigenti finanziari maggiore attenzione alla redazione della relazione di accompagnamento alla salvaguardia degli equilibri. Pertanto, all’interno della documentazione della pratica di assestamento c’è una relazione a firma del dirigente del settore Bilancio e programmazione finanziaria che verifica tutti i punti finora elencati, nello specifico: gli equilibri di bilancio, gli equilibri di cassa, la verifica su segnalazioni di situazioni di difficoltà e la verifica, con i settori e gli uffici del Comune, circa la presenza di debiti fuori bilancio. Pertanto si può sintetizzare che per l’amministrazione, l’adempimento che oggi si approva in consiglio rappresenta una verifica intermedia sugli obiettivi da voler raggiungere, tra il bilancio di previsione, dove con le dotazioni di bilancio di fatto si chiede ai settori comunali di perseguire gli obiettivi dell’Amministrazione e il consuntivo di gestione, dove si verifica il raggiungimento degli obiettivi stessi”. Quindi De Rito è entrato maggiormente nel dettaglio. “Nell’ottica delle verifiche da svolgere in fase di salvaguardia – ha detto – il settore Avvocatura ha segnalato l’esistenza di debiti fuori bilancio quantificati, con nota a firma del dirigente dell’Avvocatura comunale, per 174 mila 678.092 euro, chiedendo al settore competente di dotare il bilancio della necessaria copertura finanziaria adoperando la necessaria variazione. Pertanto in fase di assestamento generale di bilancio si è dotato il capitolo di competenza di questo importo, affinché con atti successivi la somma possa essere riconosciuta. Il settore bilancio ha dato corso, oltre a questa richiesta, anche ad altre richieste cui si è inteso rispondere dando disponibilità sui capitoli.
Nello specifico, il settore welfare ha avanzato richiesta di istituzione di capitoli di entrata ed uscita affinché possano essere previsti nuovi finanziamenti per progetti da realizzare nel sociale. Più specificatamente, quelli più rilevanti sono quelli legati ai fondi regionali per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali per un importo di circa 432 mila euro; e, inoltre, l’investimento per la stazione di posta del centro servizi per circa 330 mila euro, l’investimento per l’housing first temporaneo per 634 mila euro circa. E’ stata poi data risposta al Settore 14 che aveva chiesto di incrementare dei capitoli di entrata ed uscita per il rimborso spese derivanti dal contenzioso tributario, implementando questa dotazione finanziaria da 30 a 90 mila euro. Chiesta inoltre un’integrazione del capitolo dal settore avvocatura per 12 mila euro necessari al pagamento degli oneri derivanti dall’attività difensiva dell’Ente.
E’ stata poi avanzata richiesta da parte del settore 2 per istituire dei capitoli di entrata ed uscita per quanto riguarda le indagini statistiche. E’ stato inoltre predisposto un capitolo per un ulteriore finanziamento, di 65 mila euro, per le attività socio-educative nei Comuni. E’ intenzione del settore 2 di riordinare gli archivi nazionali dello stato civile e affinché possa essere affidato questo servizio di riordino è stato chiesto uno stanziamento di 20 mila euro. E’ stata avanzata, inoltre, sempre dal settore 2, la richiesta di poter fornire ai nuovi messi comunali di prossima assunzione le auto per poter espletare il servizio, attraverso la forma del noleggio. Per poter far fronte a queste richieste, oltre a quelle di capitoli finanziati in entrata e in uscita, per esigenze di bilancio si è usufruito di un fondo rischi per sopravvenienze passive, pari a 239 mila euro, che il Comune aveva istituito in fase di bilancio di previsione. In quest’ambito, successivamente, in accordo con i revisori, si provvederà, una volta votato l’assestamento generale di bilancio, al riconoscimento effettivo dei debiti fuori bilancio dove già esiste la copertura finanziaria.
Le ratifiche delle variazioni di bilancio
Nel consiglio di oggi sono state ratificate, come detto, due variazioni di bilancio già approvate dalla giunta. Nello specifico è stata ratificata la variazione di bilancio approvata dalla giunta con deliberazione n. 100 del 25 giugno scorso sulla quale il collegio dei revisori dei conti aveva già espresso parere positivo. “In questa variazione – ha spiegato ancora il dirigente Marco De Rito – sono state accolte le varie richieste pervenute dai diversi settori nell’arco temporale di circa due mesi. Abbiamo assecondato la richiesta del dirigente del settore 10 per un importo di circa 16 mila euro per l’attivazione dello stato civile digitale; è stata data inoltre la disponibilità ad inserire per il subentro alla ANPR di un importo, richiesto dal settore 2, di 8 mila 979 euro; è stato inoltre inserito un altro importo per supplire ad un taglio del fondo di solidarietà, atteso che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 16 aprile 2025 sono stati finalmente stanziati gli importi definitivi del fondo di solidarietà assegnati ai Comuni. Nello specifico il Comune di Cosenza si è visto stanziare un importo inferiore rispetto a quello dell’anno precedente per circa 13 mila euro. Sempre nell’ottica degli stanziamenti della finanza locale da parte del Ministero è stato comunicato che il Comune di Cosenza avrebbe dovuto concorrere al contributo alla finanza pubblica per l’informatica per 136 mila 907 euro. Anche qui – ha detto De Rito – si tratta di risorse che vengono sottratte alle casse comunali, ma che, per il loro carattere di obbligatorietà, non si poteva fare a meno di stanziare. Sono state poi accolte altre piccole richieste dai vari uffici, in più sono stati rimpinguati alcuni capitoli per il settore manutenzione e, atteso che lo stesso settore ha dovuto fronteggiare spese sopravvenute e non previste, per degli interventi sopraggiunti nel corso dell’anno e non programmati nel bilancio di previsione ed anche alle necessità manifestatesi per effettuare il trasloco di diversi uffici comunali, è stato necessario prevedere un incremento di circa 400 mila euro. Nell’ottica della copertura delle richieste, il settore bilancio, per far fronte alla richiesta del settore manutenzione, ha inteso applicare l’avanzo accantonato nel consuntivo 2024 per circa 152 mila euro.
L’altra ratifica approvata dal Consiglio comunale ha riguardato la deliberazione di giunta comunale n. 109 adottata il 2 luglio scorso, anche questa già supportata dal parere positivo dei revisori dei conti. In questo caso è stata accolta una necessità del settore 7, quella cioè di istituire il capitolo di entrata ed uscita riferito al finanziamento da parte della Regione del rifacimento di alcuni settori dello Stadio San Vito-Marulla per circa 7 milioni di euro.
Conclusioni
“In conclusione – ha commentato il dirigente del settore Bilancio e programmazione finanziaria- è evidente come questa Amministrazione ha inteso percorrere degli obiettivi di sana gestione amministrativa finanziaria. Nello specifico, aver iniziato un processo di risanamento finanziario e di buona gestione organizzativa del PEG assegnato ai vari settori, permette di raggiungere gli obiettivi del recupero del disavanzo. Non solo, perché permette anche la creazione di fondi di accantonamento utili e necessari a fronteggiare quelli che sono gli eventi imprevedibili che normalmente accadono nel corso degli esercizi finanziari. Esempio lampante, della gestione 2025 fin qui espletata, la necessità e volontà dell’Amministrazione di dare maggiori disponibilità al settore manutenzione, resa possibile grazie ai fondi di accantonamento creatisi grazie alla buona gestione nel consuntivo 2024. Nonché la necessità di finanziare i debiti fuori bilancio, anche in questo caso resa possibile grazie alla creazione nel bilancio di previsione di appositi fondi a copertura di imprevisti finanziari futuri.
Sulle pratiche di bilancio si sono susseguiti gli interventi dei consiglieri comunali Alessandra Bresciani, Daniela Puzzo, del Presidente della commissione bilancio, Gianfranco Tinto, e dei consiglieri Mimmo Frammartino e Giuseppe d’Ippolito.
Si è poi passati alla trattazione del punto 5 all’ordine del giorno, l’approvazione del Progetto esecutivo e del Piano particolare di esproprio relativo agli immobili interessati dall’intervento denominato “Lavori di riqualificazione quartiere Santa Lucia – lotto 2°. Il punto è stato illustrato dal Consigliere comunale Francesco Alimena, capogruppo del Partito Democratico che ha ricordato l’excursus storico dell’intervento, un progetto di rigenerazione urbana avviato verso la fine degli anni ’90 ma non ancora completato. “Con D.D.R. n. 2943 del 3 marzo di quest’anno – ha detto Alimena nel suo intervento – la Regione ha confermato il finanziamento per la realizzazione dell’intervento del secondo lotto dei lavori di riqualificazione del Quartiere dell’importo pari ad € 3.883.755,88 (€ 4.131.655 finanziamento concesso – € 247.899,31 anticipazione erogata), e ha approvato un nuovo schema di convenzione regolante i rapporti tra la Regione Calabria e il Comune di Cosenza. In data 8 aprile di quest’anno – ha ricordato ancora Alimena – è stata stipulata la nuova convenzione che prevede 36 mesi per il completamento delle opere. Il progetto – ha aggiunto il capogruppo del PD – riguarda il recupero funzionale e la valorizzazione di tre comparti edilizi molto degradati, ubicati nel centro storico di Cosenza nel Rione Santa Lucia, unitamente alla riqualificazione degli spazi esterni di collegamento, con l’intento di creare edilizia residenziale sociale e servizi annessi. Per la realizzazione dell’intervento – di pubblica utilità – è dunque necessario eseguire l’iter per l’acquisizione dei beni interessati al patrimonio dell’Ente Comunale. Essendo passati 20 anni dalla stesura del primo progetto, è stato necessario innanzitutto procedere ad un complessivo adeguamento normativo dello stesso. Nel corso degli anni si sono verificati crolli che hanno interessato porzioni di edifici interessati dall’intervento. Inoltre, uno degli edifici prima inseriti nel progetto è stato oggetto di un intervento realizzato nell’ambito del Programma Agenda Urbana Cosenza-Rende 2014/2020. In un quadro generale cosi profondamente mutato, l’attuale progetto esecutivo rispetta comunque lo spirito originario del progetto del 2005, confermando le destinazioni d’uso previste e, compatibilmente con le normative attuali, le relative superfici ad esse riservate. Con priorità alla funzione residenziale sociale, le ulteriori funzioni potenzialmente assegnate ai tre comparti (in coerenza con il progetto del 2005) sono: funzioni socio-assistenziali (casa internazionale delle donne, casa albergo, locale per la distribuzione di pasti a persone indigenti), funzioni didattico culturali (laboratorio culturale, spazi espositivi, servizi ricreativi), attività economiche. Tenendo anche conto delle indicazioni preliminari della Soprintendenza, le scelte progettuali sono state orientate privilegiando la sicurezza sismica dei fabbricati. Gli interventi di consolidamento delle parti strutturali seguiranno i principi del restauro, adottando soluzioni e materiali compatibili con le murature originarie”.
Buona parte del dibattito consiliare è stata occupata dal punto relativo all’atto di indirizzo per l’assegnazione di strutture di proprietà comunale. Come detto, sul punto ha relazionato il dirigente del settore Patrimonio, arch.Giuseppe Bruno.
Nella proposta sottoposta al Consiglio comunale è stato previsto che lo stesso Consiglio dà mandato alla Giunta Comunale di adottare gli atti per l’assegnazione dei seguenti beni comunali: la Città dei Ragazzi a una serie di Associazioni; parte dei locali del primo piano dell’immobile che ospitava già la delegazione comunale nel quartiere di Serra Spiga al CSV – Centro Servizi per il Volontariato; i locali comunali di via Pasubio/via San Martino (già sede degli uffici “Io Cittadino”) al Centro Contro la Violenza alle Donne “Roberta Lanzino” che negli anni ha svolto una funzione essenziale per l’ascolto, la consulenza, l’accoglienza, il supporto, per casi di violenza sulle donne, svolgendo altresì attività di comunicazione, sensibilizzazione e formazione.
Nel corso della riunione dei capigruppo convocata durante la sospensione dei lavori del Consiglio, proprio per trovare un’intesa che accomunasse le diverse parti, si è ritenuto di dover emendare il testo originario della proposta di deliberazione sottoposta al Consiglio comunale. A dare lettura in aula dell’emendamento è stata la consigliera comunale Bianca Rende che ha sottolineato come “la soluzione finale è dovuta a una felice intuizione del Sindaco”. Nell’emendamento, con riferimento all’assegnazione della Città dei Ragazzi, è stato integrato il dispositivo con l’aggiunta di un ultimo periodo: “di disporre che le assegnazioni indicate dovranno essere improntante ai seguenti indirizzi: 1) carattere della non esclusività, se non nei casi di stretta necessità; 2) considerata l’assenza di uno specifico regolamento, per il quale si dà mandato agli Uffici, e in applicazione del dettato normativo contenuto nella proposta di deliberazione, i locali vengano assegnati e usati secondo i seguenti criteri: condivisione, ove possibile, turnazione, omogeneità di campi di attività, integrazione con nuove istanze di fruizione per usi di interesse collettivo e compatibile con la destinazione; 3) onerosità, da quantificare in considerazione degli interessi pubblici perseguiti”.
Il consigliere Giuseppe d’Ippolito, intervenuto subito dopo, ha espresso perplessità sulla assegnazione specifica ad alcune associazioni della Città dei ragazzi, ” che rappresenta – ha detto – un unicum nel sud Italia. D’Ippolito aveva chiesto una modifica del testo originario attraverso la previsione di una manifestazione d’interesse o un avviso pubblico, invocando “una posizione più corretta solo per l’assegnazione della Città dei Ragazzi”.
Al consigliere d’Ippolito ha replicato la consigliere Bianca Rende.
“Questa si chiama politica e produzione normativa per il bene comune – ha esordito Rende – che arriva anche attraverso progressivi aggiustamenti. L’elenco delle associazioni prime assegnatarie era arrivato senza capirne la genesi, senza avere delucidazioni su come si fosse arrivati a questo elenco. Non solo, sembrava essere un elenco esclusivo e quasi un elenco chiuso. Successivamente è’ entrata in gioco la politica, la capacità di trovare delle soluzioni che oggi avvicinano queste parti e che stabiliscono un principio che non viene discusso da nessuno. E cioè che il Centro anti violenza “Roberta Lanzino” di Cosenza e il CSV rappresentano due realtà che hanno una storia, una vocazione e una unicità territoriale che non può essere messa in discussione, che vanno ad occupare dei locali esclusivi e che, a fronte di questo, ci sono una serie di altre associazioni, tutte meritevoli, per le quali si rende necessaria l’elaborazione di un regolamento che ne disciplini la condivisione degli spazi e le turnazioni. Mi riconosco – ha aggiunto Rende -nella decisione finale alla quale siamo pervenuti grazie al contributo di tutti i capigruppo e del consigliere d’Ippolito dal quale i aspetto un atto di responsabilità”. Quindi Bianca Rende si è soffermata sulla meritevolezza dell’assegnazione di uno spazio comunale al Centro anti violenza “Roberta Lanzino”. “Devo farlo perché questo Centro più volte è stato evocato in quest’aula , più volte avevamo chiesto che venisse trovata una sede, consapevoli delle difficoltà nelle quali si dibatteva. Oggi questa è una evoluzione naturale delle cose. Noi abbiamo il privilegio di avere in questa città, non da oggi, ma da oltre 35 anni, il Centro Lanzino. Se tutto questo è vero, oggi fare in modo che il Comune di Cosenza assegni questo spazio, va assolutamente a merito di questa Amministrazione, delle attiviste che in questi anni hanno sempre chiesto il riconoscimento di uno spazio e dell’assessore al welfare Veronica Buffone che ha individuato la vecchia sede di “Io cittadino”. Il sostegno alle donne avviene in ogni fase e deve riguardare tutte le istituzioni e tutti i cittadini. Tutti insieme, uomini e donne, e le istituzioni dobbiamo cooperare in maniera integrata invertendo quella che è una deriva culturale che vede la donna in una posizione di sottomissione e che quasi legittima ogni atto di sopraffazione. La lotta alla violenza alle donne parte dalla collaborazione, dal dialogo e dalla pagina che abbiamo scritto questa sera in Consiglio comunale.
L’intervento del Sindaco Franz Caruso
“Credo che il lavoro che ha svolto la politica, per come è stato è stato ricordato dalla consigliera Rende, ha reso possibile il riconoscimento a quelle che sono organizzazioni fondamentali per rivendicare il livello ruolo di civiltà che Cosenza vuole e che le va riconosciuto. Il Centro anti violenza “Roberta Lanzino” – ha detto Franz Caruso – non ha bisogno di presentazioni. E’ stato ricordato il ruolo fondamentale che svolge all’interno della realtà regionale, non solo cittadina, riconoscendo una funzione importante a quella che è stata purtroppo la conseguenza di un femminicidio consumato con violenza nel nostro territorio. A questa valutazione si aggiunge quella per il CSV che sappiamo che ruolo svolge e che ruolo ha svolto nelle difficoltà di una fase delicata per l’umanità come quella vissuta durante il Covid. A queste due associazioni – ha rimarcato Franz Caruso – vanno riconosciuti i meriti dovuti. Però credo che la politica abbia svolto stasera un ruolo importante, proprio nella mediazione volta a trovare soluzioni per rendere un servizio compiuto alla nostra comunità. Le associazioni – ha insistito il Sindaco -sono un patrimonio enorme che noi abbiamo nella nostra città e abbiamo potuto vederle all’opera proprio nel periodo difficile della pandemia. Ci sono anche altre associazioni che svolgono un lavoro silenzioso, magari oscuro, non conosciuto ed al quale dobbiamo riconoscere importanza. Quando si parla di riconoscimenti alle associazioni che svolgono un lavoro encomiabile a titolo gratuito in questa città, il merito va attribuito a tutti coloro che rendono possibile la continuazione di quest’opera. Sono orgoglioso perché un impegno avevo assunto e stasera l’ho rispettato”. Franz Caruso ha poi ringraziato tutto il Centro Lanzino e in particolare Roberta Attanasio e Antonella Veltri con le quali si è sempre interfacciato in questo periodo e con cui è stato seguito un percorso che ha condotto a questo risultato “Quando si parla di queste cose – ha aggiunto il Sindaco – non c’è destra e sinistra, ma solo sensibilità e la sensibilità di questa Amministrazione mi auguro che sia unanime nel riconoscere un percorso che abbiamo seguito con difficoltà. Quando ho assunto l’impegno di portare all’attenzione del Consiglio questa pratica sapevo delle difficoltà che abbiamo come città, perché non disponiamo di spazi sufficienti per dare risposte adeguate alle tante richieste che provengono da tutte le associazioni del nostro territorio. Però sono soddisfatto, perché stasera Cosenza ha dimostrato di meritare quel livello di civiltà che le è stato riconosciuto da fuori e dall’interno del nostro territorio. Perché le organizzazioni come il Centro Lanzino, il CSV e come tutte le associazioni cui stasera abbiamo assegnato uno spazio comunale e che aumenteranno, sono un patrimonio inestimabile della nostra città che dobbiamo curare e sostenere”.