Il Sindaco di Mendicino, Irma Bucarelli, interviene in merito alla complessa questione dei Tirocinanti di inclusione sociale calabresi, per condividere con la cittadinanza e le Istituzioni un approfondito pensiero sulla difficile strada verso la stabilizzazione di questi lavoratori e sulle esigenze del proprio territorio in un contesto di dissesto finanziario.
La Bucarelli sottolinea che il percorso di stabilizzazione avviato dalla Regione Calabria rappresenta un passo importante, ma ancora molto difficile da percorrere per i Comuni in dissesto. La mancanza di risorse certe e storicizzate da parte del Governo di Roma ostacola significativamente le possibilità di assunzione e di stabilizzazione dei soggetti impegnati nei percorsi di inclusione sociale, di cui al D.D.G. n. 12824/2019.
«Il nostro Comune, purtroppo in dissesto e con risorse finanziarie limitate, ha a cuore la tutela dei lavoratori in servizio presso il nostro ente» – afferma il Sindaco di Mendicino, ricordando di avere partecipato convintamente agli incontri con gli oltre duecento sindaci calabresi e di avere sottoscritto il documento con il quale sono stati chiesti fondi e regole certi. Tuttavia – continua il Sindaco di Mendicino – «I tirocini di inclusione sociale devono essere strumenti di reale inserimento e non devono essere strumentalizzati a fini politici o ideologici».
In particolare, « abbiamo chiesto con forza un parere positivo sulla possibilità di stabilizzare TUTTI i lavoratori coinvolti, senza distinzione di età o stato di forza lavoro, per riconoscere il valore e l’impegno di queste persone che, con sacrificio, contribuiscono quotidianamente alla nostra comunità», rimarca il Sindaco, aggiungendo che «abbiamo manifestato con fermezza la volontà di non perdere i lavoratori ultra 60enni, che in questo momento sono stati costretti a essere messi in riposo forzato. E abbiamo provveduto a caricare sulla Piattaforma TUTTI i lavoratori in forza al Comune di Mendicino, ultra60enni compresi. Se ci sarà la possibilità di ripartire con forza, desideriamo che tali lavoratori possano tornare a essere parte integrante dell’apparato amministrativo, contribuendo con la loro esperienza e professionalità al progresso del Comune».
La battaglia del Sindaco Bucarelli, quindi, non è solo una questione amministrativa, ma rappresenta una battaglia sociale e di difesa del lavoro che rifiuta qualsiasi tentativo di strumentalizzazione politica sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie.
«Chiediamo dunque al Governo centrale un impegno concreto e duraturo, con la storicizzazione di somme più cospicue che accompagnino in generale tutti i Comuni»; ma, qualora ciò non fosse possibile, i Comuni in dissesto vanno in ogni caso accompagnati con lo stanziamento concreto di dette somme, almeno finché non si raggiungano condizioni di riequilibrio finanziario stabile. È assolutamente necessario accompagnare, con uno stanziamento più importante, tutti i lavoratori inclusi nel bacino fino alla data di collocamento a riposo, evitando di umiliarli così come già avvenuto con gli over 60 ai quali è impedito di continuare a lavorare e servire la propria comunità accrescendo anche la propria autostima. Ma è soprattutto nei confronti degli Enti dissestati che il Governo centrale può e deve intervenire, almeno fino all’uscita dalla fase di dissesto, a tutela dei lavoratori e degli Enti stessi. Solo così potremo garantire una prospettiva di stabilità e di tutela dei lavoratori, contribuendo alla crescita sociale ed economica del nostro territorio».
«Il nostro auspicio è che si possa affrontare questa emergenza con responsabilità e determinazione, valorizzando il lavoro e i diritti di tutti i cittadini», conclude Irma Bucarelli.
Il sindaco di Mendicino esprime forte preoccupazione e fermezza sulla problematica dei tirocinanti di inclusione sociale calabresi
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