“L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari” - Antonio Gramsci
HomeCalabriaCosenzaDa Garofalo (Centro Studi Giorgio La Pira) contrarietà all'Autonomia Differenziata

Da Garofalo (Centro Studi Giorgio La Pira) contrarietà all’Autonomia Differenziata

“Contrarietà rispetto al disegno di legge sull’ autonomia Regionale Differenziata, elaborato dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie. Un testo che divide ulteriormente il Paese, aumentando fortemente le differenze tra Nord e Sud ed in particolare mettendo in seria discussione la Costituzione e di conseguenza la tenuta sociale”. È quanto afferma Francesco Garofalo, presidente del Centro Studi “Giorgio La Pira”, di Cassano All’Ionio. Come uomini del Mezzogiorno – riteniamo -, che la forzatura e la precipitazione in atto sul tema dell’autonomia regionale differenziata possa tradursi in una ulteriore penalizzazione delle regioni meridionali e con un aumento del divario sul terreno socio-economico fra il nord ed il sud.

Vi è il rischio di approfondimento delle differenze territoriali – evidenzia -, per altro in forte contrasto con gli indirizzi e gli obiettivi delle politiche europee ed in particolar modo del PNRR dopo il dramma della pandemia da Covid-19. La discussione su questa delicata materia, deve coinvolgere necessariamente il Parlamento, quale organo rappresentativo dell’intero popolo italiano e garante di quella Unità nazionale affermata nella Carta Costituzionale. Il presupposto – sostiene Garofalo -, è che l’autonomia differenziata e’ una questione che coinvolge in pieno, il ruolo ed il funzionamento dello Stato, che investe i principi delle politiche pubbliche, i diritti di cittadinanza e che quindi non si può liquidare con una sorta di discussione fra il Presidente di una regione ed il Presidente del Consiglio o il ministro delegato. L’autonomia differenziata è la strada sbagliata – ha sottolineato -, in questo particolare momento storico, c’è bisogno di creare investimenti e di fare sistema, a partire dalla sanità pubblica, dal riassetto del territorio, di un nuovo welfare che creino lavoro e sviluppo. Questo Paese, ha già di per se grandi disuguaglianze territoriali e il governo dovrebbe intervenire su queste differenze. I cittadini hanno tutti diritto allo stesso modo a sanità, istruzione, lavoro e garantiti i livelli delle prestazioni di assistenza. Questa è l’emergenza, queste sono le priorità. Mi auguro – ha concluso – e auspico, che i movimenti e le forze politiche di Cassano, si esprimano in tale senso ed avviano momenti di confronto.

Articoli Correlati