Come già precisato nel comunicato dello scorso 10 agosto – https://bit.ly/3AykNC1 – è massima l’attenzione dell’ente comunale sui torrenti, continuo il monitoraggio e le richieste di intervento che esulano la manutenzione ordinaria.
Questo riguarda il Coriglianeto, come il Grammisato ed altri impluvi.
Il settore Ambiente del Comune di Corigliano-Rossano, la Protezione Civile e il Primo Cittadino nel corso del tempo, hanno più volte sollecitato interventi che esulano l’ordinario per via della incuria ultraventennale che ha interessato gli alvei, e che costringono l’ente ad interventi di urgenza come avvenuto nella parte bassa del Grammisato (Cino piccolo).
È fatto ormai noto, più volte comunicato ufficialmente, che non è sufficiente una pulizia di vegetazione infestante poiché è necessario sradicare veri e propri arbusti presenti nell’alveo ed in altri tratti rinforzare gli argini o ripararli, a garanzia della sicurezza dei luoghi e delle persone ed è per questo che, senza mai trascurare un costante monitoraggio, soprattutto durante condizioni di meteo avverse, e provvedendo a sopralluoghi ripetuti ed alla ordinaria, ovvero, piccola manutenzione, si continua a chiedere l’intervento della Regione, di Calabria Verde e del Consorzio di bonifica.
Nelle more della sottoscrizione della convenzione annuale con Calabria Verde, che ci è stata sottoposta soltanto l’11 agosto ed in riscontro ad un sollecito del Sindaco, con l’avvicinarsi della stagione delle piogge, si auspica in interventi di eliminazione degli “accrescimenti vegetativi” e materiale sedimentato che come specificato nell’allegato esplicativo della DGR n. 301 del 2013, esula dalla ordinaria manutenzione.
È del 22 agosto la nota della protezione civile regionale che ricorda agli enti preposti le loro competenze, e sottolinea che tra le funzioni della Regione rientra il finanziamento degli interventi di “tutela delle risorse idriche e dell’assetto idraulico”, senza i quali è impossibile per l’ente comunale eseguire importanti e risolutivi interventi necessari alla prevenzione del rischio idrogeologico. Ai comuni spettano interventi di piccola manutenzione, salvo le competenze dei consorzi di bonifica, ed il pronto intervento, oltre che le opere a difesa del suolo (prevenzione di eventi franosi).
Si auspica in una piena contezza da parte della regione su quanto segnalato innumerevoli volte affinché si investano risorse di cui i comuni possano usufruire per opere di sbancamento di sedimentazioni e vegetazione oltre che di profilatura degli argini.
«Probabilmente, piuttosto di cercare di scaricare responsabilità sui Comuni per ragioni puramente partitiche e senza alcun fondamento amministrativo – commenta il sindaco Flavio Stasi – chi occupa ruoli istituzionali in Regione dovrebbe iniziare a svolgere il proprio dovere, ovvero iniziare a preoccuparsi di far funzionare un minimo gli apparati di competenza regionale che, in particolare sul dissesto idrogeologico, sono totalmente immobili ed assenti sul nostro grande territorio»