“Da anni sono oggetto di procedimenti giudiziari conclusi da assoluzioni con formula piena perché ‘il fatto non sussiste’. La Suprema Corte di Cassazione ha già evidenziato da parte della Procura di Catanzaro diretta da Gratteri ‘un chiaro pregiudizio accusatorio’ verso di me. Ancora una volta in questi giorni a fronte di un avviso di garanzia è stata divulgata la notizia falsa del mio arresto con l’aggravante mafiosa nonostante il Gip li avesse rigettati. Il mio volto abbinato a ‘ndrangheta, omicidio e traffici internazionali. La mia storia, la mia vita, il mio onore infangati. Un evidente tentativo di fermare il mio impegno politico”.
Lo scrive, in una nota, l’ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in riferimento all’ultima operazione della Dda di Catanzaro.
“E’ ignobile, è indegno per il sistema giudiziario di un Paese civile. Chiedo – prosegue – che venga fatta chiarezza, ma su tutto! Anche sui metodi e ‘sull’incontinenza divulgativa’ della Procura di Catanzaro. Io non ho assolutamente nulla da nascondere! In un Paese democratico non ci possono essere santuari intoccabili con licenza di condanna a ‘morte civile’ delle persone. Piuttosto vedo che la mia figura viene usata per fare scalpore a fini carrieristici. Le persone oneste che anche in Calabria sono larga maggioranza non possono essere costrette a vivere in un clima di paura, stritolate tra ‘ndrangheta e malagiustizia. Mi batterò finché avrò energie per l’affermazione di una giustizia sana, capace di contrastare davvero la criminalità organizzata. Quella giustizia – conclude – praticata da tanti magistrati che senza ricorso ad inutili e dannosi polveroni servono quotidianamente lo Stato con sobrietà, lontano da show mediatici”.