“Ieri pomeriggio le organizzazioni sindacali di categoria hanno sottoscritto in Regione l’accordo integrativo regionale per la medicina generale ad oltre 16 anni dalla pubblicazione del precedente. Gli accordi nazionali demandano alle trattative regionali le parti contrattuali ritenute più innovative e qualificanti, quelle legate a specifiche esigenze del servizio sanitario regionale, con scelte di programmazione sanitaria che, pur in una visione organica ed armonica del servizio sanitario nazionale, costituiscono una testa di ponte verso nuovi modelli di sviluppo della medicina di primo livello sul territorio e l’obiettivo di dare risposte soddisfacenti ai bisogni di salute della popolazione, attraverso l’erogazione di prestazioni aggiuntive e di attività integrative di qualità rese in favore dei cittadini”. Lo afferma in una nota Francesco Masotti, segretario Regionale Fp Cgil Medici Calabria.
“Alla grande valenza strategica di queste enunciazioni, si aggiungono aspetti piuttosto importanti di natura economica concretizzatisi in sede di trattativa regionale. In buona sostanza, quindi, con l’accordo regionale appena sottoscritto sono stati definiti i compiti e le attività svolte dai medici di medicina generale in forma aggiuntiva rispetto a quanto previsto dagli accordi nazionali. E’ in questa ottica che occorre valutare l’accordo regionale che crea le giuste premesse per assicurare ai cittadini calabresi livelli aggiuntivi di assistenza rispetto a quelli nazionali con la prospettiva, per essi, di vedersi assistiti da una sanità territoriale finalmente efficiente ed efficace. Ma quali gli aspetti più qualificanti dell’accordo? Intanto, la messa a regime dei nuovi modelli di assistenza territoriale, le forme complesse di cure primarie (AFT – aggregazioni funzionali territoriali e UCCP – unità complesse di cure primarie) che garantiranno una risposta assistenziale integrata in particolare nei confronti delle cronicità attraverso il “chronic care model”; gli obiettivi di salute come la riduzione degli accessi impropri ai pronto soccorso con il trattamento delle patologie acute che richiedono basse intensità di cure, l’attuazione del Piano nazionale vaccinale e la prevenzione cardiovascolare ed oncologica; l’assistenza h24; la medicina di prossimità e la domiciliarità delle cure; la telemedicina; l’adozione del fascicolo sanitario elettronico. L’accordo oggi sottoscritto ha come obiettivo, inoltre, quello di gratificare le migliaia di medici calabresi che lavorano da anni in settori delicatissimi della sanità: l’emergenza e la medicina territoriale, convinti come siamo che, migliorare le condizioni lavorative degli operatori sanitari, significa avere di ritorno una migliore qualità nell’assistenza per i cittadini calabresi”, ha concluso Masotti.