“Ho imparato così tanto da voi, Uomini... Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata” - Gabriel Garcia Marquez
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Il 13 maggio a Vibo Valentia la presentazione del libro “Le convergenze del destino”

La libreria “Cuori d’inchiostro”, presente a Vibo Valentia in Corso Vittorio Emanuele III, ha messo in programma un nuovo appuntamento per far conoscere una recente e interessante opera letteraria.

A tal proposito, per il pomeriggio di venerdì 13 maggio, i locali della libreria ospiteranno lo scrittore catanzarese Luigi Combariati che, nell’ambito dell’iniziativa, parlerà del suo recente libro “Le convergenze del destino”, edito dalla casa editrice “Robin Edizioni” e uscito a partire dal mese di novembre del 2021.

La presentazione del libro avrà inizio alle ore 18:00 e si svolgerà nel pieno rispetto delle normative attuali per la prevenzione del Covid-19.

All’incontro prenderà parte anche Domenico Sorace che, in qualità di relatore, darà avvio alla presentazione e dialogherà con lo scrittore Luigi Combariati.

Riportiamo qui di seguito una descrizione dell’opera letteraria “Le convergenze del destino”

“Motta Molino è un antico borgo sferzato dai venti, incastrato fra le rocce del “Monte Anemoi” e adagiato su una spianata naturale che sembra messa là, fra spuntoni di pietra e strapiombi minacciosi, apposta per ospitarlo. Il paese, che in un lontano passato ha goduto del benessere economico derivante dalla produzione dei diciassette mulini in faccia al mare, sconta da decenni una condizione di progressivo declino che le duecentoventiquattro famiglie residenti non fanno nulla per contrastare. Le giornate scorrono fiacche e inutili, vivacizzate solo dal turbinio delle maldicenze e dei pettegolezzi, delle indiscrezioni e delle confidenze che, insieme alle immancabili correnti d’aria, percorrono il reticolo disordinato dei vicoli, infilandosi indifferentemente in ogni casa.
In quel paese è nato e vive Giacomo Controvento, bidello ormai in pensione della Scuola Media Statale Zefiro, che reca nel cognome lo stigma della sua diversità, tanto da essere disprezzato e deriso da tutti i compaesani per cause di cui non ha nessuna colpa e le cui ragioni si perdono nella notte dei tempi.
Quando la quieta immobilità del posto è improvvisamente sconvolta da una successione di eventi gravi e all’apparenza inestricabili, Giacomo Controvento, da colpevole designato, dovrà sfidare i pregiudizi e dissolvere le ambiguità per conquistare, se non la propria innocenza, la propria dignità”.

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