L’associazione di promozione sociale “Arte che Parla”, con il patrocinio del Comune di Polistena (R.C.), organizza, nell’ambito del progetto “Espressioni d’arte”, curato e ideato dalla presidente e organizzatrice di eventi Simona Mileto, dalla socia e artista cosentina Marilena Cucunato e dalla socia Amalia Papasidero, responsabile della comunicazione, la mostra “Blue Vertigo”, della pittrice Marianna Nadile di Pizzo Calabro.
Il tema della mostra è legato agli stati d’animo dell’artista, a volte pieni di adrenalina, tempestosi e inquieti, altre volte ricchi di calma: capita che aggredisca la tela con impeto o che la tratti come se accarezzasse un volto con una rosa, delicatamente. Marianna Nadile ha uno strano contorto strabismo vertiginoso di deformità patologica dovuta ad acufene e vertigini e questo la porta a vivere la sua arte attraverso la deformazione della realtà, dell’immagine che percepisce il suo occhio, che si adatta, ad esempio, a una coloristica come il blu, il quale in alcuni casi le dona serenità, o ad altri colori, che il suo iride assorbe e trasmette nella sua mente durante il riposo notturno, permettendogli poi di creare i suoi dipinti.
Marianna Nadile è comunque un’artista poliedrica e ama sperimentare, quindi, realizza anche opere materiche con la sabbia, che richiama i colori delle sue spiagge, e il truciolato di legno, impostando il tutto con la colla vinilica.
Le opere esposte all’interno della mostra “Blue Vertigo”, realizzate in acrilico o olio su tela, andranno dunque a raccontare la moltitudine di sensazioni che l’artista prova e che riesce, in maniera mirabile, a esprime tramite i suoi colori accesi e vividi.
La personale si terrà a Polistena, cittadina della Piana di Gioia Tauro in provincia di Reggio Calabria, presso il Museo Casa Natale dei Jerace, in via Domenicani, il 19 e 20 ottobre 2024, dalle ore 17:00 alle ore 20:00.
Sarà un momento importante, poiché l’associazione di promozione sociale “Arte che Parla” si ripropone di far arrivare l’arte e i messaggi in essa contenuti a tutti, con un linguaggio semplice e con la voglia di diffondere bellezza in un contesto, quello calabrese, non sempre facile, ma che ha estremo bisogno di cura, di crescita e di momenti di scambio e di incontro.